sabato 30 maggio 2009

Quando arriva il Giro sotto casa


Hanno lavato la strada di notte e hanno rimosso le auto che non rispettavano il divieto di sosta. Poi sono arrivati i vigili. Oh-hò, ha fatto la gente, qui ci sono i vigili. Sette tutti insieme. E i sette vigili hanno chiesto alla gente se erano davvero arrivati in via Diocleziano. Non c'erano stati mai. Due erano anche in moto. Molte persone hanno portato i bambini in strada. A vedere i vigili, non il ciclismo. Vedi, bambino mio, quello si chiama vigile, ha detto una signora.
Gli agenti si sono piazzati ai bordi della strada e urlavano a tutti di stare ai margini, llà, llà, mettìteve llà.
Un uomo distribuiva bigliettini elettorali. La gente lo chiamava preside'.

venerdì 29 maggio 2009

Scongiuro d'Italia

Il Giro d'Italia è arrivato sul Vesuvio. Come nel '90. E la maglia rosa d'allora, Gianni Bugno, ha raccontato le sue impressioni alla Gazzetta:
Quel 20 maggio 1990 è rimasta l'unica volta in cui Bugno è salito sul Vesuvio in bici: "Ci sono passato in macchina: sotto e accanto. E l'ho sorvolato in elicottero: vicino e lontano. Fa impressione, il Vesuvio. E' vulcano e allo stesso tempo montagna. E' lava e roccia. E' un gigante che dorme, ma che all'improvviso si può svegliare [azz]. E' una bomba a orologeria: scoppierà, ma nessuno sa quando [eddalle]. L'Etna sembra violento e rancoroso, il Vesuvio docile e silenzioso. Invece accumula, accumula, accumula, poi esploderà".

Brunetta, panzoni e piedoni

Se il ministro Brunetta avesse nel suo smisurato bagaglio culturale anche un po' di pop, conoscerebbe il commissario Rizzo e non demonizzerebbe i poliziotti panzoni.

La danza del gabbiano


Arriva oggi il quindicesimo Montalbano di Camilleri.

Fu verso le cinco e mezza del matino che non ce la fici cchiù a ristarisinni corcato coll’occhi sbarracati a taliare il soffitto. Era ’na cosa che gli era principiata con le vicchiaglie: di solito, passata la mezzanotti, si stinnicchiava a letto, liggiva ’na mezzorata, appena che la vista accomenzava a fargli pupi pupi chiuiva il libro, astutava le luci del commodino, pigliava la posizioni giusta, che era di corcarisi supra al scianco destro, le ghinocchia piegate, la mano dritta aperta a palmo in su supra al cuscino e la guancia appuiata alla mano, ’nsirrava l’occhi e di colpo s’addrummisciva.

mercoledì 27 maggio 2009

Zitto zitto, aummo aummo


Al prossimo accoltellato in uno stadio, al prossimo pullman assaltato, al prossimo autogrill svaligiato, alla prossima domenica in cui sentiremo che sono immagini che fanno male al calcio, che sono una minoranza che nulla hanno a che vedere con i tifosi,
ecco, quel giorno ricordiamoci di queste parole qui:

Caro Paolo,
ho letto la tua intervista e capisco la tua amarezza: sono sotto scorta, come sai, da due anni proprio a causa dei comportamenti di quelle persone che ti hanno contestato.
Sono stato io a prendere la decisione di tacere: non solo perché mi è stato consigliato, ma soprattutto perché ho ritenuto, e tuttora ritengo, che il silenzio sia l’arma più efficace per non dare ulteriore spazio a condotte quali quelle di domenica.
Adriano Galliani

martedì 26 maggio 2009

Noi che una volta vedevamo Portobello


La Valle della Morte. Oppure la discarica. E' il venerdì sera sulle tv americane secondo Gary Levin di Usa Today. Dice che prima di cancellare una serie, l'ultimo tentativo è piazzarla al venerdì sera. Non che gli americani non guardino la tv, il venerdì sera. Negli ultimi due anni le cifre complessive sono sempre le stesse.  Ma i dati sono diventati via via più spezzettati. Non c'è nessun programma che egemonizza. Chissà se il principio vale pure in Italia. Alessio Vinci, che lavorava alla Cnn, queste cose le saprà sicuramente. Sai com'è contento di fare Matrix di venerdì. E comunque la nuova guida online di Sky è bellissima.

La crisi secondo Brunetta


E' altamente istruttivo leggere qual è il metro del ministro Brunetta per accettare l'idea che esistano una crisi economica e delle tensioni sociali:

La crisi sociale in Italia non c'è. Da noi non si sono sequestrati i manager come in Francia; non ci sono stati conflitti come in Gran Bretagna o in Spagna.

Lo dice come se la sola reazione possibile sia questa. Se mancano i sequestri di persona, non c'è crisi. Non c'è tensione sociale. Il sospetto è che se fosse accaduto, avrebbe dato la colpa ai sindacati e a chi soffia sul fuoco.
Accetta semmai l'idea che un po' di crisi sfiori i lavoratori autonomi. E però:

Però non si vedono artigiani, commercianti o piccoli imprenditori in fila per un pasto alla Caritas

foto | qui

lunedì 25 maggio 2009

Le gole profonde passano a due


E a proposito di inchieste giornalistiche, dei tempi che richiedono e dei loro modi, ora viene fuori che sul Watergate c'era pure il New York Times. Ma si addormentarono.

Detroit, Torino, Latina

Facciamo che Latina si chiami ancora Littoria, come quando venne fondata da Mussolini. E facciamo che il Latina vinca lo scudetto nel calcio. Il primo. Una storia così è successa in Germania, dove il campionato è stato vinto a Wolfsburg, bassa Sassonia, una città senza monumenti realizzata da Hitler nel '38 per i lavoratori della Volkswagen. Solo che Wolfsburg, rispetto a Latina, non ha mai cambiato nome. S'è sempre chiamata come allora (il borgo del lupo, soprannome che gli amici davano a Hitler) eccetto che per 6 mesi nel 2003, quando il Comune anche sui documenti ufficiali ne mutò il nome in Golfsburg. Per lanciare il marchio dell'auto. Perché la città è l'azienda. Più di Torino. Più di Detroit. Quando la fabbrica chiude per ferie, chiude tutta la città. Nel 2000 la Volkswagen ha aperto l'Autostadt, un centro di consegna con parco tematico: i visitatori possono vedere le auto uscire dalla catena di montaggio dentro sfere di vetro alte 45 metri. Tom Twyker è andato a girarci il film The International con Clive Owen.

domenica 24 maggio 2009

Un cognome, un candidato


Magari un cognome aiuta a scegliere.
Elezioni provinciali a Napoli. Nel collegio di Acerra si scontrano Pelliccia (Pdl) e Visone (Sinistra e libertà). Italiani nel mondo ha curato meglio di tutti gli abbinamenti: candida Birra a Ercolano e Tarallo a Cercola.
Saranno elezioni da fuochi d'artificio. C'è una Botta a Gragnano e una Minerva a Torre del Greco.

sabato 23 maggio 2009

L'assessore e gli olii ustionanti


CALDO RECORD A NAPOLI E PROVINCIA. ASSESSORE BORRELLI: "DA DOMANI TEMPERATURE SOPRA I 30°". PREOCCUPAZIONE PER LE SOVRAESPOSIZIONI AL SOLE.

"Da domenica sarà caldo vero - dichiara l'Assessore alla Protezione Civile della Provincia di Napoli Francesco Emilio Borrelli - con picchi superiori ai 30° e umidità anche superiore al 90°. [vabbe', ma ha piovuto fino all'altra settimana]. Questo significa che nelle ore centrali della giornata avremo degli indici di calore percepiti anche di 33° o 34° [ah però]. Stiamo affrontando un mese di maggio tra i più caldi degli ultimi 20 anni. [non ci sono più le mezze stagioni]. Per questo è costantemente attivo il numero verde della Protezione Civile 800343435". [che sottigliezza: costantemente significa non sempre]

Il reggimento
















Manifesti elettorali collezione primavera 2009

Appunti per quando sarò sindaco


Se i rifiuti sono una risorsa. Se il governo taglia i fondi alle scuole pubbliche e c'è chi lancia un sos per una colletta. Se anche i privati possono conferire rifiuti riciclabili alle piattaforme:
- prevedere che alunni e studenti iscritti alle scuole comunali, i loro genitori e i loro nonni, devolvano ai rispettivi istituti di appartenenza carta e cartoni, alluminio, bottiglie di vetro e bottiglie di plastica, affinché la scuola possa vendere i materiali alle piattaforme, ricavarne un guadagno e aggiungere la cifra al budget annuale.

venerdì 22 maggio 2009

L'ultima campagna di De MIta

«PERCHÉ si sorprendono?». A 81 anni, Ciriaco De Mita vive la campagna elettorale numero 13. Per le Europee con l'Udc. Ed è la prima da alleato della destra alle amministrative. «Non esco dalla mia storia. E tra le persone che incontro, nessuno ha questa impressione».
Presidente De Mita, 15 mesi fa lei era nel Pd, ora sta col centrodestra. Sarà singolare o no?
«Non m'interessa stabilire se dal Pd sono uscito o se mi hanno escluso. So che il massimo sforzo di riflessione, l'ho fatto io. È un gruppo di sopravvissuti. Attaccano Berlusconi perché candida veline. E io da chi sono stato sostituito?».
Da Pina Picierno, ex responsabile giovanile del suo partito. Giusto?
«Da una quasi velina. Lo scontro l'ha voluto il Pd, e non me ne dolgo. Ho anticipato il futuro, presto sarà chiaro».

giovedì 21 maggio 2009

Poi uno dice Noemi

Le notizie più lette su Corriere.it alle 13.30 di oggi

mercoledì 20 maggio 2009

I gentiluomini contro la camorra



Portici è una città in provincia di Napoli, 56mila abitanti su una superficie di 3 km quadrati, sì, avete letto bene. Già da qualche giorno la campagna elettorale per le comunali è segnata dalla parola camorra.
Riassunto.
Il sindaco uscente Enzo Cuomo, ricandidato dal Pd, ha denunciato alle forze dell'ordine che gente di camorra gira tra i negozi invitando a non votare per lui. Sostanzialmente perché in questi anni Cuomo ha fatto arrestare 5 persone attraverso uno sportello antiracket; ha multato i negozi che abbassarono le saracinesche al passaggio del feretro della moglie del boss; ha vietato le luminarie di Natale in strada, ché sono business dei clan.

Zainetti e buoi dei paesi tuoi


Sono quelle notizie che ogni tanto arrivano dall'Oriente, pare non ci riguardino, fanno scuotere la testa e sorridere con aria di superiorità. E però poi.
Qualcuno al ministero dell'Istruzione in Turchia pensa di scacciar via Barbie dagli zainetti scolastici delle bambine del Paese. La cinquantenne bionda è accusata di oscenità. In realtà sono sotto accusa pure Superman, Spiderman e compagnia bella: meglio che sugli zainetti dei bambini turchi ci siano eroi locali. Tipo Keloglan, Nasreddin Hoja e Yunus Emre (nell'immagine), secondo il suggerimento di un funzionario del dipartimento istruzione di Eskisehir, una città che ha la superficie di Napoli e gli abitanti di Cagliari.
Lo racconta il quotidiano turco Milliyet. In Italia il fatto è stato diffuso da pochi, e da tutti con le stesse parole. Evidentemente un control C control V: una notizia d'agenzia copia e incolla. Tra i pochi che hanno ripreso notizia e parole, facendosi il sorrisino di superiorità, c'è il giornale che si chiama Il Giornale. Nei giorni in cui Berlusconi si oppone all'idea di una società multietnica e il suo governo nega l'accesso all'Italia a delle persone straniere a bordo di alcuni barconi disperati, il quotidiano di famiglia pubblica:

Con parole diverse, ma non per questo meno inquietanti, Ibrahim Ceylan, responsabile della Direzione dell’istruzione della città di Eskisehir, vicino ad Ankara, ha spiegato i motivi per cui ce l’ha tanto non solo con Barbie ma anche con super-eroi come Spiderman, Batman e Superman. «Queste immagini trascinano gli studenti in un mondo di sogno e li fanno allontanare dalla vita reale. Vogliamo proteggerli dall’invasione della cultura straniera».
[il grassetto è mio]

Per inciso credo che Berlusconi e il suo governo non siano contro la società multietnica in quanto tale. Non è contro la cultura straniera in sé. E' che lui non sa cosa farsene di sporchi, poveri e brutti. Non sa cosa vendergli.

martedì 19 maggio 2009

Casomai candidiamo i panda

Nel pezzo dell'Unità sulla corsa in salita delle eurocandidate italiane, vengono citate le posizioni delle donne in lista. Lei è seconda, quella è ottava, una più su, l'altra più giù. E' solo un dettaglio. Perché alle elezioni europee ci sono le preferenze. Dunque puoi essere anche sedicesima in lista e ottenere dagli elettori un consenso superiore a chi il partito ha messo in cima.
Ma non siamo più abituati alla democrazia, se dopo mugugni, lamenti e proteste contro listini bloccati e "nomine", ora si scopre che proprio a molte donne non vanno bene le preferenze.
Maria Grazia Pagano: "Qui al sud si gioca tutto sulle preferenze, e gli uomini sono più forti, più radicati".
Qui al sud.
Perché al nord come votano?
Vittoria Franco: "Quando c'erano i Ds si riusciva a orientare le preferenze, adesso non più: i candidati si sfidano in campo libero, e le donne sono più svantaggiate".
Cosa-cosa?
"Orientare le preferenze".
"I candidati si sfidano in campo libero, e le donne sono più svantaggiate". Dice proprio così. Se fossi donna, sarei terribilmente offesa con la signora Vittoria: tra la richiesta di un aiutino e la candidatura di una velina, c'è uno spazio non illimitato. Può anche essere un soffio.
La posizione ufficiale tenuta sul divano (ma non pretendo nel cortile) è parità di genere, parità di condizioni di partenza, parità nel numero dei candidati uomo-donna nelle liste. Come in Belgio. E poi scelgono gli elettori. Che ne sai, magari scelgono solo donne. Roba che la legge invocata e ottenuta dalle donne in Campania, invece, impedirà.


Un'urgenza per la provincia

Magari sarà pure come scrive oggi Gramellini sulla Stampa che
gli esseri umani sono più complessi e variegati di come li rappresenta questo buffo bipolarismo antropologico di moda, in base al quale chi vota a destra lavora, rutta e sogna di impalmare una velina e chi vota a sinistra studia, arriccia il naso e sogna di impalmare una contessa.
Ma l'intervista data al Roma su contenuti e programmi da Francesca Pascale, la 24 enne fondatrice del comitato "Silvio mi manchi" che ora il Pdl candida alle elezioni provinciali di Napoli, aiuta a ingrossare le fila del buffo bipolarismo. Dice:

Nel mio programma c'è anche il miglioramento dei servizi. Se ai giovani non diamo strutture per il tempo libero, come possiamo sperare in un miglioramento. Ad esempio, io sono una grande tifosa del Napoli e non capisco perché si debbano spendere tanti soldi per calciatori che non rendono come dovuto e non si valorizzi un vivaio come quello che la città di Napoli potrebbe offrire. Sono cose che ho provato a dire anche a De Laurentiis e Marino, ma non ho trovato risposte adeguate
[il grassetto è mio, la foto è sua]

lunedì 18 maggio 2009

Comportarsi da signori


Cleveland Cavaliers: nessun anello, una finale ('07)
Orlando Magic: nessun anello, una finale ('95)
Denver Nuggets: nessun anello, nessuna finale
Tre delle finaliste di Conference, e dunque semifinaliste per l'anello Nba, hanno un albo d'oro da pezzenti.
Poi ci sono i Los Angeles Lakers: 14 anelli, ma l'ultimo è del '02
I campioni dell'anno scorso, i Boston Celtics, sono fuori.
Significa che la Nba avrà per il settimo anno di fila una squadra campione che non fa il bis, ed è già certo che avrà una finale inedita per la sua storia.
Bello, no?
Come forse direbbe Buildo, anzi l'autorevole Buildo, nella terra dell'iperprofessionismo sportivo e nella patria del capitalismo sfrenato hanno regole con cui si preoccupano di proteggere l'equilibrio e l'eguaglianza. Che portano interesse diffuso. E dunque business vero. In finale? Una squadra dell'est e una dell'ovest. Così non c'è pezzo d'America tagliato fuori.
Prendiamo il calcio in Europa. In Spagna sono 5 anni che il campionato se lo dividono Barcellona e Real Madrid, che messe insieme negli ultimi 25 anni hanno perso 4 volte. In Inghilterra il Manchester ha vinto 11 volte in 17 anni, e se si aggiunge la città di Londra con Chelsea e Arsenal, a queste tre resta una sola eccezione (Blackburn) dal '92 a oggi. La Germania è il posto dove ogni tanto ci scappa una sorpresa, tipo quest'anno. Forse. E non ne parliamo da noi. Non è per avercela con l'Inter di Petulia. Ma insomma 4 scudetti di fila, se non sei interista, non sono proprio uno spasso. E da 8 anni non si scappa: Juve-Inter-Milan.
Dice: e quando il Napoli aveva Maradona?
A parte il fatto che il Napoli di Maradona, il più forte di sempre, nei 7 anni con Diego ha vinto appena 2 scudetti. Ma gli altri 5 sono andati a 5 squadre diverse.

Un piccolo passo per l'uomo


I Coldplay offrono in download gratuito il nuovo cd live, LeftRightLeftRightLeft
Gratuito proprio no. Gli dovete lasciare la vostra mail: si paga così.
I Wilco invece offrono in streaming l'ascolto in anteprima del cd che esce a giugno, The Album

[a distratti e feticisti ricordo che i Wilco vinsero l'80/100 Award nel 2007 con Sky Blu Sky, ma il divano non affacciava ancora su un cortile]

Il cielo sopra Parigi


Non è che la prima vittoria in 18 mesi di Federer su Nadal non faccia né caldo né freddo.
E' che non bisogna farsi troppe illusioni. Solo una volta negli ultimi 8 anni è accaduto che il vincitore dell'ultimo grande appuntamento su terra abbia poi vinto anche Parigi (l'anno scorso, ed era Nadal); in tutto è successo 6 volte in 30 anni (Borg '78, Lendl '86, Courier '92, Muster '95, Kuerten '00, Nadal '08).

"E chi ci vive non sa come sta"


Al Giornale, è scappata una congiunzione in un titolo in prima pagina. Il pezzo di Cristiano Gatti è più o meno in linea con quanto detto e scritto tra ieri e oggi sulla protesta dei ciclisti al Giro d'Italia nella tappa di Milano (salvo la scomparsa di ogni riferimento alle responsabilità del Comune e del sindaco Moratti per aver lasciato qualche auto parcheggiata lungo il percorso). Ma la cosa meno comprensibile è quella congiunzione. "Anche". Come se MIlano avesse sofferto di altri tradimenti.
Non ci arrivo.
Davvero.
Sembra come quella battuta pronunciata qualche giorno fa da Massimo Boldi, che spiegava la sua esclusione dai premi al David di Donatello con una discriminazione: "Perché sono milanese".
Perché era una battuta, giusto? A me Boldi ha fatto ridere. Per la prima volta.

Occhio di Lynch


L'ultima di David Lynch è un documentario in 121 parti sotto forma di interviste a gente comune, beccate lungo la strada durante un viaggio in auto. Un road doc, va'.

Se lasciate la mail sul sito, Lynch vi dà la sveglia il giorno in cui mette online il primo episodio. Dovrebbe essere il 1 giugno.

Entertainment Weekly ha un'anteprima.

domenica 17 maggio 2009

Il bravo, il bello, il cattivo


A Cannes è stato presentato il documentario su Pietro Germi, Il bravo il bello il cattivo, coprodotto da La7, che spero passi prima o poi anche in tv.
Dalle colonne di Libero, sotto il titolo "dopo mezzo secolo la gauche si piega a Germi", raccontano che

Il fatto di essere senza tessera (praticamente un suicidio in quei tempi di feroce conformismo di sinistra) non impedì a Germi di sparare sui mali d'Italia.

Tenendo il bravo Germi fuori dal discorso, uno che non è nato in tempo per vivere quegli anni, si domanda (e vorrebbe spiegazioni da Libero e compagnia) come sia stato possibile che in quei tempi di feroce conformismo di sinistra, durante i quali gli artisti venivano inesorabilmente schiacciati sotto il giogo di un'opprimente egemonia culturale, in Italia siano riusciti a sopravvivere Federico Fellini, Roberto Rossellini e Alberto Sordi. Per dirne tre.

sabato 16 maggio 2009

"Presto, cancelliamolo, non se ne accorge nessuno"


Kanstantin Siutsou è un ciclista bielorusso di 27 anni. Oggi ha vinto la tappa del Giro d'Italia che arrivava a Bergamo con un'azione su cui il telecronista Auro Bulbarelli non scommetteva un copeco. Be' se fosse un Cancellara allora sì...
Cinque anni fa a Verona arrivò primo al campionato mondiale giovanile - Siutsou, non Bulbarelli - e alla fine disse che gli italiani gli avevano offerto dei soldi perché lasciasse vincere uno di loro. L'anno scorso invece vinse una tappa del Tour of Georgia. All'arrivo si scusò coi cronisti americani: perdonate il mio inglese. E quelli gli risposero: ma figurati, neppure noi sappiamo pronunciare il tuo cognome...
A proposito di Giro. Qualcuno ha segnalato certe falle al Comune di Napoli nella lista dei 60 nomi tra cui votare i ciclisti a cui vanno intitolati 30 viali della villa. Ma le magagne non sono finite. Hanno inserito Saronni che all'inizio non c'era. Hanno aggiunto pure lo spagnolo Contador (ma non Armstrong). Solo che la lista non è diventata di 62. E' ancora di 60. E' chiaro che hanno eliminato qualcuno a concorso già partito. E chi hanno eliminato?
Ho cercato in rete la versione precedente per dei raffronti. Complicato. Ho fatto uno sforzo di memoria e... Uno è Davide Rebellin, beccato dall'antidoping poche ore dopo che il Comune aveva fatto partire il concorso.
Me lo immagino il panico a palazzo san Giacomo.
E mo' che si fa?

venerdì 15 maggio 2009

Questione di suffissi


Per un attimo.
Per assurdo.
Per un attimo e per assurdo.
Per un attimo e per assurdo, poniamo che sia probabile l'impossibile.
L'irrealizzabile. L'inverosimile.
Per un attimo e per assurdo, poniamo che l'inchiesta giornalistica sul pubblico e il privato del presidente del Consiglio dei ministri provochi una cosa in Italia mai successa prima.
Ecco.
Per un attimo e per assurdo, poniamo che l'inchiesta giornalistica sul pubblico e il privato di Berlusconi provochi le sue dimissioni:
voi a quel punto sareste per chiamarla Noemi-gate o Vulvopoli?

giovedì 14 maggio 2009

Sky Silvio


Gli affari sono affari. Così dopo la questione Shooting Silvio, il portale Sky del nemico Murdoch fa pubblicità alla "raccolta esclusiva per conoscere il Cavaliere" che Libero sta distribuendo in edicola.

Ora. Sapete come ha chiamato la raccolta, il Re della Comunicazione? L'ha chiamata "Berlusconi tale e quale". A Napoli il "tale e quale" storicamente significa: ritratto, fotografia. Ma con il know-how più recentemente acquisito, nel sentire "tale e quale", i napoletani volano col pensiero verso le praterie di Chiaiano, Terzigno e Acerra. Il tal quale, ormai, è 'a munnezza.


Non pago, il Re della Comunicazione ha chiamato il fascicolo numero 8 "Il credente, il politico, i Papi". Però ci ha messo la maiuscola. Quest'uomo è tre metri sopra il cielo. Above the Sky.

I paladini d'italia


L'autobiografia in pillole di Giuseppe Visconti, uno dei candidati presidenti alla Provincia di Napoli, con la lista Paladini d'Italia.

Giuseppe Visconti, nato a Marano di Napoli nel 1948, laureato in Legge. E' stato per lungo tempo in America del Nord, dove ha conseguito la specializzazione in Diritto Amministrativo e in Diritto Internazionale, e, in seguito, è diventato Counsellor per tali materie nella National University di Toronto, Dominion of Canada. Già Docente di Diritto, Economia e Scienze delle Finanze presso l'Istituto Tecnico Commerciale "Leonardo Da Vinci" di Napoli, mantenne il Suo incarico sino al 1983. Addetto alla produzione Grandine, Vita, Infortuni, Responsabilità Civile e altri rami alle dipendenze della Direzione "Assicurazioni Generali spa" ha ricoperto - da giovanissimo - l'incarico di Ispettore di Produzione, dimettendosi nel 1968.
(virgole e maiuscole sono sue)

update 19.15 Hanno escluso la lista: mancavano le firme necessarie

Doppio fallo

Un geniale Gipi su Internazionale

Ciao, sono io

Non canta da 24 anni e non andava in radio da 30.
E stamattina, ta-tà, Claudia Mori a radio Deejay. E' passata da Linus e Nicola Savino a presentare il cd che esce domani, Claudia Mori Collection.
Non perdete la replica stasera su All Music: in video rivela pure una storiella su

"Buonasera dottore"
che non ha voluto si raccontasse in radio. In sostanza Celentano non credeva che il pezzo avrebbe funzionato, mentre Mina era sicura del successone. Infatti Mina l'ha cantata 4 o 5 anni fa.

lunedì 11 maggio 2009

Anche i manifesti sono una tentazione

Nel corso di un G2 telefonico sul tema pubblicità choc - tenuto ieri sera con Buildo, anzi l'autorevole Buildo - siamo stati profondamente toccati dal ricordo di un torbido manifesto che tempo fa attentava in modo chiaro e pericoloso alla dignità dei bambini.













In Canada effettivamente scatenò deviazioni di un certo tipo

sabato 9 maggio 2009

Se un manichino è una tentazione

Se un'azienda produce cucine, si farà pubblicità mostrando le sue cucine. Se una ditta vende orologi, si farà pubblicità mostrando i suoi orologi. Non sempre. Se un'azienda produce un amaro, a volte si fa pubblicità mostrando un veterinario. L'alternativa ai veterinari è in genere un corpo di donna.
Per esempio. Capita che una compagnia di navigazione, faccia pubblicità a una nuova rotta mostrando dei seni nudi. Come Ttt Lines un annetto fa per il collegamento Napoli-Catania. Se non ricordo male, lo slogan era una cosa tipo Il Vesuvio e l'Etna non sono mai stati così vicini. Vulcani, faraglioni, seni di donna, capito no? Ci sono dei creativi in giro.


Peraltro, proprio in queste ore, Ttt Lines ci riprova - sempre a Napoli - con uno spartito simile. Mostra le sue navi, un po' di signorine di spalle e la butta lì: abbiamo le poppe più famose d'Italia. Loro. I creativi.
Bon (dissi atteggiandomi a Baricco): il punto non è questo. La cosa c'entra: ma il punto non è esattamente questo. Se un'azienda produce auto, si farà pubblicità mostrando le sue auto. Ma se un'azienda produce manichini, cosa deve mostrare?
Scartando l'idea di mostrare impropriamente una donna nuda, alla ditta Geg Centovetrine di San Giuseppe Vesuviano pensavano che in quanto produttori di manichini, avrebbero dovuto farsi pubblicità mostrando il loro prodotto. Dei manichini. E l'hanno fatto. Così:














Guardatelo di nuovo.















Problemi? Pare di sì.
Sarebbe stato meglio scegliere i seni o le poppe della Ttt Lines. Non se ne sarebbe accorto nessuno. Invece sono finiti nella rete delle sensibilità ferite. Come successe a febbraio per il caso dei cartelloni pubblicitari della Relish (qui il dibattito dell'epoca via decidiamoinsieme)...





... o a fine marzo per "Sacred Love", l'opera di Sebastiano Deva esposta al Pan: un crocefisso avvolto in un condom...


... che il sindaco Iervolino ordinò di rimuovere, con tutto quello che ne venne dopo.
Adesso siamo a tre. Rimossi pure i manichini. Volete sapere perché?
Il caso nasce da alcune telefonate alla curia. Di chi, non si sa. La curia si fa sentire.

L’immagine richiama esplici­tamente ai bambini e può es­sere un chiaro invito alla pe­dofilia [dice don Gaetano Romano, direttore Caritas diocesana di Napoli]
Eeeh? Pedofilia? Con dei manichini? Aspetta, aspetta. Approfondisco. Voglio leggere altro.

Mi chiedo per­ché non rifarsi ad immagi­ni di natura: laghi, fiumi, di­stese di praterie come si fa­ceva una volta che induco­no a pensieri più elevati e più puliti?
Personalmente non mi sento proprio indotto a pensieri né bassi né torbidi da quattro o cinque manichini. Non so voi.
Perché bisognerebbe fare pubblicità a un'azienda che produce manichini con immagini di laghi, fiumi e distese di praterie? Quando nei laghi, nei fiumi e nelle distese di praterie della Campania scaricavano rifiuti tossici, voi la Chiesa l'avete sentita?

E' intervenuta anche lei. La Iervolino.

Proprio per i mi­nori esiste una tutela speciale che obbliga addirittura ad oscurarne il viso in caso di pubblicazioni sulla stam­pa.
Mi dico. Starà forse parlando di Casini. Dei manifesti elettorali di Casini.







No. La Iervolino parlava dei manichini.
So benissimo che si tratta di manichini, ma ciò non toglie che la dignità dei bambini ne risulti offesa.
Ma quale mente può immaginare che un manifesto con quattro o cinque manichini completamente nudi [scrivono in questo articolo che l'effetto è decisamente realistico] [e come devono essere i manichini: vestiti?]; quale mente può credere che tutto ciò può essere un chiaro invito alla pedofilia
E poi: o si tratta di un chiaro invito, o non lo è. Non si adombra una possibilità (col verbo potere) se c'è una certezza (l'aggettivo chiaro).
Non può esserci un chiaro invito. Se può, allora l'invito non è chiaro.
Ma in ogni caso. Quale mente immagina che i manichini...?

Io ora a don Gaetano vorrei chiedere una cosa come gliel'avrebbe chiesta mio padre:
don Gaeta' ... mo' che ci avete messo in testa questa cosa... allora noi a Natale il presepe non lo dobbiamo fare più?











p.s. adesso conviene eliminare dal pc tutti i file delle immagini scaricate per il post. Non si sa mai.

Fateci largo che passamo noi

Alle comunali di Milano del '97 si presentarono 26 liste e 15 candidati sindaco.
Nel 2005 a Catania arrivarono a 31 liste.
L'anno dopo a Reggio Calabria si sono spinti a 3
Non sapendo che nel frattempo a Milano si stavano riprendendo il record con 34 liste e 10 candidati.
E ora. Ta-tà.
Ora arriviamo noi.
Alle elezioni per la Provincia, che a Napoli si tengono fra un mese, sono in corsa 35 liste con ben 16 candidati presidenti.
Ho fatto una ricerca di due ore. Non ho trovato precedenti più extra-large.
Attendo contributi. Prometto aggiornamenti su liste e candidati.

















[nell'immagine i candidati alla Provincia in fila per consegnare la candidatura]

update ore 21.10 Ci hanno già battuto. In Piemonte. Per la Provincia di Torino hanno consegnato 38 liste. Ma noi abbiamo certe storie di cui nel cortile bisognerà parlare

La serie A di san Nicola


Gli amici di Bari chiamano e fanno
- Capisci? La Bari che torna in serie A dopo 8 anni nella notte di san Nicòula è come vincere lo scudetto a Napoli nel giorno di san Gennaro.

Solo che per vincere lo scudetto a san Gennaro, il 19 settembre, il Napoli dovrebbe avere 94 punti di vantaggio alla terza giornata.

E comunque nel cortile 'sta storia della promozione in serie A era stata detta ad agosto, insieme a qualche altra cosina, tipo la Roma fuori dalle 5 e il Genoa rivelazione [so già che qualche pignolo si accorgerà che su Juve e Inter...]

L'ascesa dei Cesaro in un libro dimenticato

Il palazzo del Comune di Sant'Antimo
LICENZE edilizie contestate. La gestione degli impianti sportivi. La gara per la costruzione della rete del gas. In un libro dimenticato c'è l'ascesa economica e politica di Luigi Cesaro e famiglia a Sant'Antimo. Mattone, appalti e voti. Li racconta Arcangelo Cappuccio in "Politica e società in un Comune dell' area napoletana" (Dante & Descartes, 207 pagg., 15 euro, 2001), con prefazione di Francesco Barbagallo. Cappuccio fu rivale di Cesaro, poi sindaco, nel '97 firmatario di un esposto con cui segnalava «pressioni di natura politica o di altro tipo» su candidati alla vigilia delle amministrative. Elezioni importanti, scriveva, «per la rilevanza di alcuni aspetti amministrativi che entreranno a regime». Piano regolatore, la rete del gas, gli impianti sportivi.

venerdì 8 maggio 2009

cosa fare a napoli

Quando a Roma cominciavano a costruire il Colosseo, a Neapolis esisteva un teatro romano. Raccontano che qui si esibisse l'imperatore Nerone. Cum Apicelle et velinis (vabbe', dai, è scappata). Poi la città ha inghiottito il teatro. I colti dicono fra il VI e il VII secolo. I primi resti sono riemersi nel 1859, i primi interventi ci sono stati nel 1997 (ecco qua, mo' ci racconta la solita storia del Rinascimento napoletano...), il primo scavo consistente è di 6 anni fa. Ora il teatro si può visitare prenotandosi a Napoli Sotterranea ai numeri 089.386521, fax 089.382527, cell. 328.1551004 - 339.6489852 - ore 9/13 - 15/19).
Il bello è che ci si accede da un condominio tuttora abitato. Estremizzando: ci sono persone che hanno le chiavi del teatro di Nerone. E ce ne sono altre che hanno un balcone che dà sull'anfiteatro, come si vede dai panni stesi. Insomma, nel centro antico si apre un portone e si scende giù nella storia, come vedete in questo video.
Dove finisce il video e comincia la luce, si spalanca la vista del teatro (nell'immagine qui sotto la gradinata fronte palco).


















Se siete di passaggio a Napoli, fateci un salto. Se poi siete a Napoli domani, nel programma del "Maggio" e di "Raccontami", trovate Raffaele La Capria alle catacombe di san Severo ed Ermanno Rea alla chiesa di san Ferdinando.
Oh, visto che mi trovate in versione partenopeottimista, fuori dalle solite mete che trovate su tutte le guide, fatevi un giro pure al pontile di Bagnoli.

Le carrozze di Salvini


A me quando il leghista Matteo Salvini dice che vuole carrozze della metropolitana solo per milanesi, non fa incazzare il fatto che proponga una bassezza così lurida e meschina. E' una sua idea. Se la pensa così, che lo pensi pure. Se lo vuole persino dire, che lo dica. Ognuno ha le idee di cui è all'altezza: e più sono distanti, più viene messa alla prova quella nostra supposta capacità di atteggiarci a voltairiani (non sono d'accordo con te ma darei la vita affinché tu eccetera eccetera).
Un'opinione è un'opinione. Va combattuta non censurata.
Il punto è un altro. A me quando il leghista Matteo Salvini dice che vuole carrozze metro solo per milanesi, mi fa incazzare il fatto che poco dopo aggiunga ma sì, ehi, che avevate capito, io intendevo che i posti saranno riservati ai milanesi, ma di qualsiasi razza e colore.
Ecco. Voltairiano, va bene, ma a me Matteo Salvini per il culo non mi deve prendere.

giovedì 7 maggio 2009

Comunque c'eravamo arrivati da soli


La cosa più bella, durante la puntata di Annozero, l'ha detta pochi minuti fa l'avvocato Niccolò Ghedini, per sottolineare quanto Berlusconi sia bravo a convincere le folle.
- Invece io, se fossi candidato, non prenderei neppure un voto
Niccolò Ghedini è un deputato

mercoledì 6 maggio 2009

Dal vostro invitato speciale


Il dipartimento turismo dell'isola su cui sono stato ormai 11 anni fa, ha lanciato un concorso per assegnare il miglior lavoro del mondo. Consiste nello stare lì, rilassarsi, fare snorkelling e scrivere un blog attraverso il quale promuovere il posto. Hamilton Island.
A gennaio ne parlarono anche i giornali italiani. Si sono candidati in 35mila. Il Guardian racconta che una di loro è stata eslcusa perché s'è scoperto che she had connections to the adult entertainment industry. Ha vinto un inglese, si chiama Ben Southall, solo omonimo dell'ex portiere gallese dell'Everton. Avrà un contratto di sei mesi, uno stipendio di 150mila dollari, una villa con piscina e 3 camere da letto. "Mette mano" il primo luglio. Pare che si porterà la fidanzata.
Pfui, tanto a Hamilton Island ci sono stato nel '98.
Ehi, Ben. Ma se non ti puliscono la camera, siamo sicuri che ce lo racconti?

Ben Harper e le white lies


Giorni di bugie. Papi, Silvio, Noemi, Photoshop.
Le bugie di Ben Harper sono bianche e vanno bene per tempi oscuri.
Bello il titolo, White Lies for Dark Times; bella la copertina; bello il cd (anche se non quanto Both Sides of the Gun del 2006). Un po' sotto silenzio nel cortile l'ultimo Ben Harper è stato infilato al secondo posto della top ten di aprile.
Ora lo potete sentire per intero qui su dada.

"Chiedile se c'ha un amica"

Ora l'amico Patruno scrive una lettera, in cui pare Benigni che chiede a Troisi di domandare alla Sandrelli se ha un'amica

Sarei lieto se mi presentassi ai tuoi amici, miei potenziali elettori, anche attraverso l'organizzazione d'incontri, non necessariamente molto numerosi
[il grassetto è suo]