giovedì 31 gennaio 2008

top ten, gennaio 2008

top album del mese
Adele, 19 (qui)
Vampire Weekend, Oxford Comma (qui)
Kate Nash, Made of Bricks (qui)
Drive By Truckers, "Brighters than creation's dark" (qui)
Shelby Lynne, "Just A Little Lovin'" (qui)
Sia, "Some People Have Real Problems" (qui)
The Helio Sequence, "Keep Your Eyes Ahed" (qui)
Jovanotti, "Safari" (qui)
Lightspeed Champion, "Falling Off The Lavender Bridge" (qui)

giovedì 17 gennaio 2008

L'ombelico del mondo


Giugliano è la terza città della Campania. La più grande d'Italia che non sia provincia. E' la città che ha ingoiato 4 milioni di tonnellate di rifiuti in questi anni. E' la città con un impianto di cdr. E' una città che insiste sul territorio in cui hanno sversato rifiuti tossici. E' la città che per due anni ha ospitato - da sola - il deposito delle famose ecoballe, che dovrebbero essere rifiuti scelti prima di essere compattati e utili per la termovalorizzazione, e che in realtà (qui la foto) contengono finanche teste di mucche e copertoni di auto. Un deposito vicino ai campi di friarielli. Il documentario Biutiful cauntri mostra pesche che non crescono e fragole sotto serre che puzzano di monnezza. Hanno chiuso quel sito - si chiama Taverna del Re - dopo deroghe e deroghe, solo per i presidii e le proteste della popolazione.
Ora. Dopo tutto questo, Giugliano è una delle possibili destinazioni di una nuova discarica. Pare l'ombelico del mondo dei rifiuti, come direbbe Jovanotti. Domani esce Safari, il suo nuovo disco. L'ambiente, la natura, il viaggio. Almeno lì. Com'è? Eccolo qua

sabato 12 gennaio 2008

Il senatore Bailey, Musharraf e Antonio Bassolino

Bassolino ammette che alle dimissioni ci aveva pensato. Ci aveva. Sarebbe già a casa se la pensasse come Musharraf, il presidente del Pakistan, che in un'intervista a Der Spiegel dice: "Mi dimetterò quando lo vorrà il popolo".
Poi c'è modo e modo di uscire di scena. Come si fa a dimenticare la maniera scelta dal senatore Bailey? Il senatore Bailey è quello di C'era una volta in America. E' James Woods. Il suo vero nome è Max, cresciuto nella stessa baby gang di Noodles-De Niro. S'è finto morto 35 anni prima per rifarsi una vita. Noodles lo scopre. Una sera Max chiede a Noodles di ucciderlo per evitare di finire sotto inchiesta. Noodles rifiuta. Non vuole ammettere che il vecchio amico Max lo abbia tradito, inscenando un incidente, facendo morire altri 2 compagni della banda, fuggendo coi soldi, e soffiandogli anche la donna. Noodles-De Niro rifiuta e se ne va. E qual è il modo con cui Bailey esce di scena? Meraviglioso. Bailey, il senatore Bailey che non vuole essere travolto da un'inchiesta, esce dalla sua villa e si lancia dentro un camion di rifiuti. Muore tra la monnezza. Il cinema.

venerdì 11 gennaio 2008

Discarico, ergo sum

Un flash. Mi sono ricordato di Arriva la Bufera, il film di Luchetti con Abatantuono, la Buy, Silvio Orlando e Marina Confalone. Un giudice arriva in una cittadina del Sud e si accorge che il paese è controllato da tre sorelle, interessate all'appalto dell'inceneritore che si sta per costruire. Il flash che non si scorda è la scena finale: il vulcano del paese che si sveglia e che erutta monnezza.
E' bello andare a rileggersi le recensioni dell'epoca. Era il '92. Le parole ricorrenti sono: metafora, surreale, grottesco...
In rete ho trovato un'idea simile e la si può vedere qui sotto. Una campagna di informazione per la differenziata, credo. Mettendo insieme le due cose, ripenso alla metafora, al surreale, al grottesco, penso a oggi, guardo la mia Napoli e mi domando: ma chi ci dice il Vesuvio come sta?

Grazie ad Amy: A te che odi i politici imbrillantinati / che minimizzano i loro reati / disposti a mandare tutto a puttana / pur di salvarsi la dignità mondana / a te che non ami i servi di partito / che ti chiedono il voto un voto pulito / partono tutti incendiari e fieri / ma quando arrivano sono tutti pompieri (R.Gaetano)

giovedì 10 gennaio 2008

Biutiful Cauntri

La camorra che spara a colpi di monnezza. Le deviazioni e le collusioni. Le mille e passa discariche abusive che in Campania hanno accolto rifiuti tossici e avvelenato terre, animali e uomini. I tumori. Le morti lente. Quella che chiamiamo emergenza. Ha stordito il Festival di Torino e ora arriva al cinema. Si chiama Biutiful Cauntri, e lo segnalo: non perché uno dei registi è un amico. L'anteprima a Napoli è lunedì sera alle 21. Cinema Modernissimo. Qui sotto il trailer che gira in rete.
Sempre in rete Zetavu segnala il libro di Alessandro Iacuelli, Le Vie Infinite dei Rifiuti

mercoledì 9 gennaio 2008

Birra, vino e cocktail


Credo d'essere morto così. Per una fotografia sfondo seppia e un estratto di nascita. Mio padre se ne stava in posa avvolto in una canottiera bianca, col fucile a tracolla e i baffetti radi, il ventre pingue, sotto braccio a un'appetibile ragazza somala, lasciva e candida. Avevo imparato da sempre a considerarla l'immagine scandalo della casa, finché non divenne un velo spalancato su altri tormenti. L'appresi dal confronto fra due date, quella del mio compleanno e dello scatto africano. Inconciliabili. Una delle due truffava. O lui era partito tardi per le campagne di guerra oppure ero io a essere arrivato troppo presto. Indagai. Seppi che le date non baravano, seppi che esisteva una terza via. Insomma, il certificato della mia venuta al mondo finì per sollevare l'uomo che chiamavo babbo da ogni responsabilità biologica. Quando l'ho scoperto, c'è voluto poco a ricostruire il resto. La faccio breve. In piena Resistenza, i tedeschi rastrellavano l'Italia, e mia madre se li fotteva.

martedì 8 gennaio 2008

Curtis e gli altri



Le classifiche non finiscono may. Così Rolling Stones ha chiesto ai suoi lettori di indicare i 25 pezzi più belli tratti da una colonna sonora. Il giochino tipico di Hornby, che infatti è nella lista grazie a Badly Drawn Boy e About A Boy. Non ci sono i Beatles e non c'è Elliott Smith di Good Will Hunting.
Ha vinto Curtis Mayfield con Superfly

La classifica completa si trova qui.
In Italia mi vengono di getto "Arrivederci amore ciao" (Caterina Caselli) e "Un senso" (Vasco Rossi). Però magari mi scordo qualcosa