lunedì 31 agosto 2009

La fine di Giochi senza frontiere

Dieci anni fa. Silvia Baraldini tornava in Italia, Michael Johnson faceva il record del mondo sui 400 metri e finivano i Giochi senza Frontiere. Quelli di Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi (anche se ormai loro due non c'erano più), quelli dell'anche il Belgio gioca il suo jolly così caro a Buildo. Certo, l'ultima finale dell'ultima edizione, a Le Castella, con Mauro Serio e Flavia Fortunato nei panni di Rosanna Vaudetti e Giulio Marchetti (ma pure Ettore Andenna e Milly Carlucci, va'), già non si poteva più guardare. Ma il trionfo nel '78 della mitica Abano Terme, come si fa a scordarlo? Così come non si scorda la delusione della sera in cui Moena fu bruciata da una squadra piena di ragazze bellissime che si chiamava NL e che sentivamo chiamare Olanda.

giovedì 27 agosto 2009

Mamma, il sole


Corrado Morra, il bowiano ortodosso che fa scoprire cose che neppure immaginate possano esistere dentro i film di Hitchcock, Moretti, Lynch e Sofia Coppola, s'è unito alla Brigata Parthenope col suo racconto Pronto.
Si legge qui

mercoledì 26 agosto 2009

Perché a Flushing Meadows è meglio essere #2


Lunedì cominciano gli Us Open a New York, il solo torneo che si vince più facilmente partendo dalla seconda metà del tabellone. Già vi sento: come? come? Lo so, è uno choc. Ricominciamo daccapo. Nel tennis esistono 4 grandi tornei, che si chiamano Slam. Due di questi Slam li chiameremo "estremi", Parigi e Wimbledon, perché si giocano rispettivamente su terra battuta e su erba, superfici cioè dove gli specialisti impongono la loro legge oltre le gerarchie "oggettive" del computer. Escludiamoli un attimo.
Restano Melbourne e New York, dove si gioca su cemento, cioè la superficie che da tanti viene ritenuta neutra, quella su cui si dovrebbe giocare un eventuale "campionato del mondo", quella sulla quale le gerarchie in termini di "valore assoluto" vengono fuori.

lunedì 24 agosto 2009

Humbug, arctic monkeys


Alex Turner è tornato al suo lavoro. Leader degli Arctic Monkeys. Ma nel cd uscito oggi in Inghilterra (da noi venerdì), Humbug, è rimasta più di una scoria del progetto collaterale dell'anno scorso, quei Last Shadow Puppets entrati nelle nomination dei Dsc Awards 2008 (My Mistakes è stato il pezzo più sentito sul divano nel 2008).
Il pezzo più indicativo di questo mood è Secret Door, che trovate qui sulla pagina ottantacentesca di friendfeed. Con un finale sontuoso. Poi un altro giorno parliamo anche di tutti gli altri bei cd usciti tra luglio e agosto.
[Humbug è un ex nemico dell'Uomo Ragno, poi diventato super eroe]

il 24 agosto del 79


La nube si levava, non sapevamo con certezza da quale monte, poiché guardavamo da lontano; solo più tardi si ebbe la cognizione che il monte fu il Vesuvio. La sua forma era simile ad un pino più che a qualsiasi altro albero. Come da un tronco enorme la nube svettò nel cielo alto e si dilatava e quasi metteva rami. Credo, perché prima un vigoroso soffio d'aria, intatto, la spinse in su, poi, sminuito, l'abbandonò a se stessa o, anche perché il suo peso la vinse, la nube si estenuava in un ampio ombrello: a tratti riluceva d'immacolato biancore, a tratti appariva sporca, screziata di macchie secondo il prevalere della cenere o della terra che aveva sollevato con sé.

[dalla prima lettera di Plinio il Giovane a Tacito]

sabato 22 agosto 2009

Palla al centro


Dopo lo straordinario successo di popolo di un anno fa, ci risiamo. Pronostici. Mi sono fissato che trattandosi del campionato prima del Mondiale, una sorpresa verrà fuori. Non si sa quanto grossa, ma arriverà. Ecco perché. Nel '06, prima di diventare campioni del mondo, la sorpresa fu grande quanto il Chievo da Champions (e il Palermo quinto e il Livorno sesto), e sempre il Chievo nel '02 aveva fatto quinto. Nel '98, mentre Cesare Maldini preparava il Mondiale in Francia col dubbio Baggio o Del Piero, l'Udinese faceva terza. La metà dei suoi scudetti, cioé 1, il Napoli li ha vinti prima di un Mondiale ('90, e vabbe' c'era Maradona). Nell'82 arrivò seconda la Fiorentina, e non c'è riuscita mai più. Nel '78 arrivò secondo il Vicenza, nel '74 lo scudetto lo vinse la Lazio, nel '70 il Cagliari.

Il ferragosto di Gianni Di Gregorio

Meglio la città vuota. Meglio passeggiare tra le strade deserte di Roma a ferragosto, che combattere a colpi di gomito intorno al buffet di qualche villaggio organizzato. «Me ne sto da solo perché lavoro. Perché mi piace così. Però capisco anche la felicità fittizia di chi va da qualche parte affollata al mare. Ogni tanto si deve. Ci sono passato…». È il 15 agosto visto da Gianni Di Gregorio, attore e sceneggiatore (“Gomorra”), il regista esordiente più premiato della scorsa stagione cinematografica con “Pranzo di ferragosto”, film in cui Gianni è costretto dall'amministratore di condominio a ospitare in casa propria tre vecchiette, tre “mamme abbandonate”, nel giorno simbolo dell’estate. Delicatezza, ironia, cinismo. Dice Di Gregorio: «È il mio destino. Se non c’è la mamma da lasciarmi, mi affidano il cane da accudire, le piante da innaffiare».
Di Gregorio, anche stavolta le tocca lo stesso ferragosto?
«È un destino personale. Le figlie se ne vanno al mare, mia moglie raggiunge le amiche, io resto nel deserto di Roma a lavorare».

venerdì 21 agosto 2009

Il ferragosto di Roma

Meglio la città vuota. Meglio passeggiare tra le strade deserte di Roma a Ferragosto, che combattere a colpi di gomito intorno al buffet di qualche villaggio organizzato. «Me ne sto da solo perché lavoro. Perché mi piace così. Però capisco anche la felicità fittizia di chi va da qualche parte affollata al mare. Ogni tanto si deve. Ci sono passato…». 
È il 15 agosto visto da Gianni Di Gregorio, attore e sceneggiatore (“Gomorra”), il regista esordiente più premiato della scorsa stagione cinematografica con Pranzo di Ferragosto, film in cui Gianni è costretto dall’amministratore di condominio a ospitare in casa propria tre vecchiette, tre “mamme abbandonate”, nel giorno simbolo dell’estate. Delicatezza, ironia, cinismo. Dice Di Gregorio: «È il mio destino. Se non c’è la mamma da lasciarmi, mi affidano il cane da accudire, le piante da innaffiare».

giovedì 20 agosto 2009

In regalo la copertina del primo volume

Al misterioso universo che abita il profilo psicologico di un collezionista, nel tempo, si sono dedicate illustri menti. Hitchcock, Malraux, Ottanta/Cento. In principio erano i francobolli. Poi è venuta la Panini con le figurine. Dopo gli ovetti Kinder. Sono arrivati quelli delle schede telefoniche. E le maglie di calcio. E le Barbie. Io sono affascinato dalle pubblicità che in tv reclamizzano le uscite in edicola di nuove collezioni. Mi sforzo di capire, e un poco la capisco persino, la passione di chi costruisce vascelli o compra le automobiline di Formula Uno. I soldatini e i carrarmati fanno tornare bambini, le navicelle spaziali evocano Star Wars.
Ma i modellini in scala 1:43 dei più famosi trattori, chi se li compra?

martedì 18 agosto 2009

Roma mariola

Il dialettologo Nicola De Blasi traduce in napoletano per Il Mattino un discorso di Bossi. Nel tirare fuori il napoletano dalle secche in cui l'hanno infilato i suoi fruitori via Facebook, dove viene scritto in base alla pronuncia, il professore opera comunque due o tre scelte che non condivido fino in fondo. Tipo:
- ie, anziché je (io)
- sanno, anziché sapeno (conoscono)
- aggio itto, anziché aggio ritto (ho detto)
Dettagli, comunque. Del resto, il dialetto napoletano presenta non facili implicazioni di lettura-scrittura-pronunzia, perché non esiste trasparenza fonologica o fonemica, principio in base al quale grafemi e fonemi coincidono. L'italiano (come il tedesco o lo spagnolo) è una lingua con un'alta corrispondenza scritto-parlato, il napoletano (come il francese e ancor più l'inglese) no. Su Facebook, i napoletani che si scambiano messaggi in dialetto, usano una lingua artificiale, abbattendo la distanza (che invece esiste) fra scritto e parlato. Formula matematica: il napoletano scritto su Facebook (nun vec l'ora c t n vai) sta al canone scritto napoletano (nun veco ll'ora ca te ne vaje) come i messaggini sms (xké) stanno all'italiano.
Detto questo. De Blasi mette a segno almeno tre colpi di tacco:
- ricette 'a copp''a mano (disse all'improvviso, di rimando)
- chille r''a parte 'e coppa (quelli della parte di sopra, gli abitanti del settentrione)
- 'a caiola r''e mmesate (letterale: la gabbia degli stipendi)

Il fuggitivo

Il cd esce l'11 settembre. Intanto il singolo di David Gray, Fugitive, è purissimo David Gray.
Il cortile riapre così.

domenica 9 agosto 2009

Respiri piano per non far rumore

Ridendo e scherzando, pure Albachiara ha trent'anni.

sabato 8 agosto 2009

E allora quest'anno niente cocco


Se per caso non avete pregiudizi sul meridione, e magari avete vinto anche la paura per la crisi rifiuti e la psicosi da mozzarella alla diossina dell'anno scorso; se per caso vi state avvicinando dalle mie parti - la Campania - per le vacanze, sappiate che:
- a Capri non è consentito passeggiare con gli zoccoli in centro, e un picnic vicino al mare costa dai 25 ai 500 euro di multa;
- a Maiori è vietato il bagno di notte
- a Capitello, frazione di Sapri, stessa cosa
- a Marina di Camerota la musica si ferma a mezzanotte
- a Sorrento non troverete artisti di strada fermi nello stesso posto per più di 15 minuti perché è vietato; e se aspettate che qualcuno vi consegni in strada un volantino pubblicitario d'una pizzeria, un ristorante, una gelateria, un bed & breakfast, una pensione, scordatevelo, perché pure questo è vietato
- ad Atena Lucana niente alcol dopo l'una
- a Scario multa per chi gira a torso nudo
- a Eboli multa di 500 euro per effusioni in macchina
- a Ravello non si mangiano panini vicino al duomo
- ad Amalfi non si gira per il centro storico senza maglietta
- a Positano è un po' come a Capri: in più il parroco distribuisce veli alle donne che si accostano alla chiesa
- palloni, racchettoni e affini, che ve lo dico a fare

Detto ciò, me ne vado qualche giorno a fare due bagni un po' più a nord. Dove, leggo, pure esiste un divieto: la vendita in spiaggia.

mercoledì 5 agosto 2009

La mia vita in gabbia al 16.5% in meno


Mi arrendo. Mi consegno. Confesso. Smetto di auto assolvermi. Come dice Bankitalia nelle sue statistiche, la mia vita al sud costa meno di una vita al nord. Mi devo vergognare? Devo avere sensi di colpa?
Certo, io con le statistiche collaboro. Per esempio. Io non pago nulla, ma proprio nulla, intendo zero euro, per le spese dello yacht. Né manutenzione, né carburante, non ho pagato niente persino per lo yacht. La piscina in villa? Zero. Anzi, ho speso zero anche per la villa. Non pago niente per la seconda casa al mare. Del resto, se pure l'avessi e la pagassi, non pagherei niente per raggiungerla, imboccando la Salerno-Reggio Calabria...

pev chi pavla la sinistva


Non avendo voce a Montecitorio né a Bruxelles, nel tentativo apprezzabile di costruire e far sentire una voce left winger della politica italiana, Sinistra e Libertà attraverso il proprio sito chiede di scegliere i temi su cui il partito (nasce a settembre) si dovrà impegnare per battaglie e iniziative di legge popolare.
Dal sito avanzano 16 proposte: se ne possono votare 5. Un ammortizzatore sociale per i precari. La messa in sicurezza delle scuole nelle zone sismiche. Il potenziamento dell'energia eolica e del fotovoltaico. I diritti delle unioni civili. La moratoria dei licenziamenti. E altro. Tutti temi da cui emergono con chiarezza radici tradizioni e topoi delle forze che compongono Sinistra e Libertà, e cioé i verdi, i socialisti e il movimento di Vendola. Bene.

martedì 4 agosto 2009

"non ho mai frequentato uomini anziani"

Panorama chiosa così l'intervista a Barbara Berlusconi di Vanity Fair

Ma a un’analisi approfondita, quello che sembra l’ennesimo attacco contro il Presidente del Consiglio è in realtà un toccasana per la sua immagine. Regalandoci la fotografia di un padre di famiglia normale, con pretese (magari un po’ retrò, ma umanissime) come quella di veder chiamato il nipotino col proprio nome, o di un marito che soffre per il divorzio tanto quanto la moglie. Un’immagine ben lontana da quella di traditore insensibile e tirannico che molti media hanno tentato di tracciare negli ultimi mesi. Un uomo in grado di trasmettere alla figlia la passione per l’editoria, come rivela Barbara stessa sulle pagine di Vanity Fair, e di “vedere in lei delle qualità che potevano essere adeguate per questo settore”. E di darle una tale sicurezza di sé da potersi permettere di esprimere opinioni potenzialmente deleterie per il padre: non è da tutti.

Però devono decidersi. Non si capisce se le parole di Barbara Berlusconi sono in realtà un toccasana o potenzialmente deleterie.

La cosa decisamente più chiara è che Barbara vuole la Mondadori.

Moussambani, elogio della lentezza

Nel gran bordello di costumi super veloci e di record mondiali, sarebbe stato bello invitare a Roma il nuotatore più lento della storia, Eric Moussambani, della Guinea Equatoriale, che col suo costumetto da mare partecipò alle Olimpiadi di Sydney nei 100 stile libero. Era un ex giocatore di pallavolo che non aveva mai visto una piscina da 50 metri prima della gara: si allenava in una da 22 metri in un albergo del suo Paese. Impiegò il doppio del tempo degli altri. Dovette nuotare da solo, perché i due avversari della sua batteria furono squalificati per falsa partenza. Nella vasca di ritorno sembrò sul punto di annegare: si racconta che i giudici fossero sul punto di tuffarsi per salvarlo. La sua gara è qui sotto.

Fate addizioni non fate la guerra


La Vanguardia racconta la nuova vita di Carlos Cano, che stava nei gruppi paramilitari della destra colombiana per combattere le Farc, e che ora a Medellìn insegna matematica agli ex combattenti. Compresi quelli delle Farc.

sabato 1 agosto 2009

Dialogo tra un ottantacento e un non so


- Ci risiamo.
- Eh?
- E' successo di nuovo.
- Cosa?
- L'uso della prima parola che viene in mente.
- Quale parola?
- Indifferenza.
- Ma di che parli?
- Parlo della foto che era ieri in prima pagina sul Corriere della Sera.
- Ah, sì, l'uomo annegato nel mare di Napoli, ricoperto con un lenzuolo e un ombrellone, mentre intorno i bagnanti continuano nell'indiff...
- Eccola là. Pure tu.
- Be', dai. C'è gente che prende il sole e fa il bagno con un cadavere sulla spiaggia. Era già successo, te lo ricordi?
- Me lo ricordo. Così come ricordo la storia del video di Petru. E ricorderai cosa ci dicemmo all'epoca.
- Immagino che tu ora voglia contestare che ci sia stata indifferenza.