giovedì 25 luglio 2013

Borges e il rosa del Boca

Ride, Ramòn Diaz. Guarda la nuova maglia dei rivali di sempre e ride. Ride con lui tutto il mondo del River Plate al cospetto della nuova divisa del Boca Jrs. Perché è rosa. Sfottò, gente che si dà di gomito, fotomontaggi che girano sui social network: la pantera, un tutù da ballerina, il maiale dei Pink Floyd. E quella risata di Ramòn che ha accompagnato il suo commento: "Davvero è rosa? Che carina. Dal blu e giallo passano al rosa. Carini. Aspetto di vederla...".

lunedì 22 luglio 2013

Dove le strade non hanno nome

C'è un romanzo che esce a ottobre. Romanzo lo dicono gli altri. sarà una convenzione. C'è una storia che esce a ottobre, ecco così mi sento più a mio agio, e quella storia stava dentro la mia testa. Ha abitato lì dentro per qualche anno. Ha fatto qualche giro, ha imboccato percorsi stralunati, alla fine ha fatto in modo che io le dessi un ordine. Questo blog, nel frattempo, mi dava modo di conservare traccia di idee e spunti che sarebbero tornati utili, che sono tornati utili.
La storia ha un titolo. "Dove le strade non hanno nome". Come la canzone degli U2. Ma gli U2 non c'entrano. Cioè. C'entrano. Ma non c'entrano. (Pare che sia una buona strategia per incuriosire, boh, così mi dicono). C'è un link, questo qui, dove si può vedere un'idea di copertina, dove si possono leggere le prime 10 pagine e dove si può sostenere il libro, edito da "Ad est dell'equatore". Sostenere. Nel senso di crowdfunding. Si clicca sul tasto SOSTIENI, e quando il libro sarà uscito, ve lo spediranno a casa.
E' il primo libro al mondo che vanta uno sponsor in rete prima che sia in vendita (grazie a Elena Petulia).
Così adesso almeno sapete cosa facevo quando non aggiornavo il blog.

mercoledì 17 luglio 2013

I magnifici palloni di Vincenzo Cerami

I pali delle porte erano le cartelle. Il bambino Vincenzo scoprì il pallone per la strada, quartiere Alberone, a Roma, dove avevano steso l'asfalto, e su quell'asfalto le automobili non passavano ancora. Dopo, solo dopo, quando cambiò casa, si poteva giocare sui prati di Ciampino fino a sera. Il professore di lettere si chiamava Pier Paolo. Pier Paolo Pasolini. Bravo pure lui con il pallone, stava a sinistra, correva, correva e calciava forte. Scuole medie. Istituto "Petrarca". Primi anni Cinquanta. Vincenzo si muoveva a centrocampo. Mediano. Mica per scelta. Per obbligo. Anche dopo, anche crescendo.