venerdì 30 settembre 2011

Una storia d'anima


"E' incredibile la quantità di sentimenti che si possono far passare in una sola, medesima frase, e alle volte si scivola senza rendersene conto in modi sbagliati"
[Sophie Marceau]

venerdì 23 settembre 2011

Se sapessi dirti basta ti chiamerei

Gli Stati Uniti, scrive The Atlantic, sono un posto dove esiste una enorme differenza tra fattori demografici. A questi fattori adesso va aggiunta la tecnologia. Tipo i cellulari. O meglio gli smartphone. Che si differenziano dai cellulari di chi non ne possiede uno per il fatto che chi non ne possiede uno in genere chiede all'altro E dimmi dimmi: ti trovi bene?
Quelli di The Atlantic hanno avuto la pazienza di incrociare le mappe statistiche dei diversi Stati degli Usa (età media, percentuale di minoranze etniche, reddito medio, fattore peso, partito politico prevalente) con i dati di vendita di IPhone, Blackberry e dei cellulari con sistema operativo Android (Samsung, Motorola, Lg, Htc).

mercoledì 21 settembre 2011

I gol di Paolo Rossi e la scaramanzia del lampadario di cristallo

[Il Napoli spiegato ai bambini]

C'è un signore con i capelli grigi che racconta la Champions in tv. Quel signore è stato un grande calciatore. Un grandissimo calciatore. Si chiama Rossi, proprio come il giocatore del Villarreal. Il Rossi attuale lo chiamano Pepito, quello di una volta lo chiamavano Pablito. Perché il suo vero nome è Paolo, e fece un po' di gol importanti per l'Italia al mondiale in Argentina. Poi li rifece in Spagna. Perciò Pablito.
L'anno dopo il mondiale argentino, il 1979, Pablito diventa il centravanti del Napoli. Per poche ore. Lo dissero alla radio una mattina. Si è risolta la grana Rossi, il centravanti della nazionale adesso è del Napoli. Così dissero mentre facevamo colazione, che voce che aveva Alberto Bicchielli. La grana era questa: il Vicenza di Paolo Rossi era retrocesso in serie B, e il numero 9 dell'Italia in B non ci poteva andare. Il suo presidente, che si chiamava Farina, cercava una squadra a cui darlo almeno in prestito. E c'era il Napoli.

lunedì 19 settembre 2011

san gennaro e il suo tesoro

Dio salvi la regina. Perché potrebbe prenderla male. Ma i gioielli della corona d'Inghilterra, coi diamanti più celebrati al mondo, il Koh-i Noor e la Grande Stella d'Africa, non sono i più preziosi sulla terra. C'è un tesoro di maggior valore, chiuso in un caveau del Banco di Napoli. Sono i gioielli del martire Gennaro, la faccia 'ngialluta insultata dalle vecchie perché il suo sangue si sciolga nel duomo di Napoli tre volte all'anno.
[da Il Venerdì del 3 dicembre 2010]

sabato 17 settembre 2011

Caro babbo natale, mi porti il tablet?




















[da Le Parisien di oggi]

venerdì 16 settembre 2011

E che gli dici all'eleganza?

I pubblicitari che curano la campagna della Lancia hanno annusato l'aria e dato una bella sterzata ai loro slogan.
Era appena appena il mese di giugno quando Vincent Cassel sosteneva che il lusso è un diritto.
Nel frattempo sono venuti a farci visita spread e default, e allora lo spot è cambiato.

Gli sceriffi con il telefonino

Fanno impressione le immagini dell'autista milanese che alla guida di un autobus pubblico stacca entrambe le mani dallo sterzo e usa l'iPad. Fanno impressione perché sono l'upgrade di altre già viste in passato: l'autista dell'Atac a Roma che manda un sms guidando con i gomiti, oppure l'uomo che guida un autobus con due cellulari in mano.
Colpiscono per la scelleratezza delle persone cui è stato affidato un servizio pubblico, contenitore spesso retorico dentro il quale stavolta però ci sono vite di altre persone, messe a rischio da un comportamento pericoloso.

mercoledì 14 settembre 2011

Il sorprendente disco d'esordio dei cani

C'è in giro un disco italiano con un titolo che non mente. L'ha inciso un gruppo romano, I Cani, e porta per titolo Il Sorprendente Disco d'Esordio dei Cani. Sulla loro pagina Facebook si definiscono "l'ennesimo gruppo pop romano", o una cosa del genere, e sulla loro identità pare che fino all'estate scorsa ci fosse un mistero che in casi del genere si definisce sempre fitto, dunque un fitto mistero. Leggende ferrotramviarie, perché non tutte le leggende hanno il degno status di metropolitane, davano per certo il fatto che dietro i Cani ci fosse Max Gazzé.