Io quelli così li odiavo e vi confesso che li odio ancora. Vuoi battere al posto mio? Dimmelo. Ti ho detto di no e vuoi calciare lo stesso? Bene, allora corri, fai lo scorretto: arriva alle spalle e batti. Ma non devi ridere. Io non ci trovo niente da ridere. Questa era la cosa che mi piaceva fare da bambino. Tirare i rigori. O le punizioni. Invece mio fratello mi sbatteva sempre in porta, José stai lì, diceva,ne basta uno di Chilavert in attacco. Bastava lui. Questo intendeva. E se sono diventato un portiere è tutta colpa sua.
Poi sono diventato anche un rigorista. Ma questo lo devo soltanto a me. Successe tutto all'improvviso. Il giorno del mio debutto in nazionale. Paraguay contro Colombia. Siamo 1-1 e all'ultimo minuto ci danno un rigore. Non so come mi uscì. Faccio: Lo tiro io. Gli altri mi guardano. Non lo dicono, ma è chiaro che stanno pensando che io sono matto. In allenamento mi avevano visto calciare i rigori. Anche meglio di tutti loro. Ma quello mica era un allenamento. Fu in quell'attimo di incertezza generale che mi infilai. E' l'ultimo minuto, anche se sbaglio non avranno il tempo di correre dall'altra parte e farci gol. Li convinsi così, con queste parole. Non ebbi la sensazione che si fidassero molto, in cinque andarono a piazzarsi davanti alla linea della porta. Racconterei una bugia se dicessi che le gambe non tremavano. Ma andai sul dischetto e feci gol. Il primo di 62 gol. Okay, okay. Sarà pure vero che l'ultimo me l'hanno fatto segnare di proposito, nella notte del mio addio al calcio. Ma gli altri? Tutti gli altri? Direte: certo, che fatica, su calcio di rigore. Come se fosse facile. Un rigore devi sempre segnarlo. E comunque ne ho fatti pure 15 su punizione e 2 su azione. Sì, alla fine comandavo io. Non ce n'erano più di ragazzini che arrivavano di corsa da dietro per battere. E neppure gente che intorno a me rideva.
(Come per l’intera serie, le parole liberamente attribuite a José Luis Chilavert sono state ricostruite attraverso libri, interviste e altre fonti storiche, e sono tutte ispirate a fatti realmente accaduti)
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