sabato 12 luglio 2014

Kroos, ultimo figlio della Germania est

tonikroos18 Il Signor Ultimo si chiama Toni Kroos. Due mesi dopo la caduta del muro di Berlino e nove prima che la Germania diventasse una sola, Kroos nasceva a Greifswald, un tempo borgo di pescatori sul Baltico, oggi città universitaria, anzi un'Università con una città cresciuta intorno. Gioca contro l'Argentina per diventare il primo calciatore tedesco dell'est a vincere il mondiale, il primo e l'ultimo insieme, a essere precisi.


Kroos bambino, nella sua casa, a Natale (da www.toni-kroos.de/)
Kroos bambino, nella sua casa, a Natale
Mamma Birgit giocatrice di badminton, papà Roland allenatore di calcio. I Kroos hanno costruito una famiglia di sportivi, l'hanno fortemente voluta. Anche Felix, il fratello minore di Toni, è stato avviato al calcio, in una città che aveva come gloria locale Caren Metschuck, nuotatrice, oro nei 100 farfalla e in due staffette ai Giochi di Mosca del 1980. I giornalisti di Die Welt, qualche tempo fa, sono andati a raccogliere testimonianze su Kroos nella sua vecchia scuola. Non si fecero troppi scrupoli, i professori d'una volta, a rivelare che sì, per carità, bravo ragazzo, ma uno studente pigro. La signora Sieglinde Heimann: "C'era sempre qualcosa". C'era sempre qualcosa che lo portava via dai libri, intendeva dire, un allenamento in più, un torneo fuori regione, un ginocchio contuso che lo tratteneva a casa. Brillava solo in palestra, o sul campetto alle spalle dell'ingresso, dove Kroos giocava spesso scalzo, tanta era la differenza con gli altri ragazzi.

Kroos calciatore bambino (da www.toni-kroos.de/)
Kroos calciatore bambino (da www.toni-kroos.de/)
E' l'ultimo figlio dell'est che può alzare la Coppa. Nella squadra di Loew non ce ne sono altri. Schmelzer, il terzino sinistro del Borussia Dortmund che faceva parte del gruppo agli Europei, è stato lasciato a casa. Nessuna Germania dalla riunificazione in poi aveva avuto così pochi calciatori della ex Repubblica democratica fra i convocati. Nella squadra che giocò la finale del 2002 contro il Brasile, Rudi Voeller ne aveva addirittura sei: Thomas Linke, Marko Rehmer, Jens Jeremies, Jörg Böhme, Bernd Schneider, e soprattutto il capitano, Michael Ballack, il più grande talento nato nella vecchia Ddr. Tra '94 e '98 c'erano stati Ulf Kirsten, Steffen Freund e Matthias Sammer, Pallone d'oro nel '96.   Oltre Kroos, adesso c'è poco o nulla. Tra Under 17 e Under 21, sono in tutto una decina i nazionali nati a est. Vengono principalmente da Rostock e Cottbus. La formazione dei talenti è collassata con la fine dello sport di Stato, un sistema che all'epoca si reggeva, come si è scoperto, sul ricorso al doping. Il calcio sconta ora soprattutto l'arretratezza delle infrastrutture dei club, ai tempi della Ddr legati agli enti dell'apparato: quelli della Dynamo Dresda erano poliziotti; militari al Vorwärts Berlino; il ministero per la Sicurezza del Paese, la Stasi, reggeva la Dynamo Berlino. Tutti dilettanti in apparenza, ma ricompensati in gran segreto con case, macchine e bonus per cambiare squadra, secondo le indicazioni dei funzionari del governo. L'ultima Germania campione è del '90. Era ancora Ovest sulla carta, sarebbe presto diventata la squadra del Paese unito, il calcio anticipava la storia, come spesso allo sport capita di fare: dopo il rigore di Brehme, quella sera fece festa pure una grossa fetta di popolo a est, lo stesso popolo che 16 anni prima aveva invece vissuto con orgoglio il gol di Sparwasser nel derby: Germania est batte Germania ovest 1-0. Gli occidentali avrebbero poi vinto la finale e il titolo, avendo in panchina Helmut Schoen, che era nato e aveva giocato a Dresda. Il ct del mondiale '74 si era ritrovato a Ovest perché nel '52 aveva guidato la nazionale del Saarland, regione posta all'epoca sotto il protettorato francese e subito affiliata alla Fifa nella sua autonomia. Il Saarland avrebbe giocato le qualificazioni ai Mondiali del '54 (proprio contro la Germania ovest) per poi essere assorbita due anni più tardi dalla squadra della Repubblica federale. Se il Mondiale 2006 ha trasformato il calcio nella vecchia porzione occidentale del Paese, lanciandolo ai vertici del continente, là dove c'era la Ddr sono invece rimaste solo delusioni. Il pallone è sfiorito dopo una Coppa delle Coppe '74 (Magdeburgo) e una finale nel 1981 (Carl Zeiss Jena). Rimane Toni Kroos. Il Signor Ultimo.

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