venerdì 15 gennaio 2010

Gli scheletri negli archivi

Qualche giorno fa, un uomo che passa per avere una mente superiore alla media, ha raccolto qualche consenso con alcune cosine scritte su Rosarno:
Mi volete spiegare come mai nell'eterno sud populista, lassista, familista,
pauperista succede quello che succede, guerriglia civile, ferocia scatenata,
rivolta e controrivolta, infine deportazione forzata dei neri raccoglitori di
agrumi da un inferno all'altro? Mentre nel Veneto gretto, piccolo borghese,
minimprenditoriale, piastrellaro, razzista, xenofobo, leghista, e in particolare
a Treviso dove non comandano i progressisti che hanno letto Giustino Fortunato
ma i reazionari che parlano come l'ex sindaco Gentilini; come mai dunque a
Treviso decine di migliaia di immigrati sono via via integrati nel sistema
dell'economia di mercato, nella società civile dove non ci sono Libera e i don
Ciotti e i volontari benemeriti di ogni sorta di assistenza, ma fabbrichette,
capannoni, consumatori, esportatori e altra vil razza dannata del capitalismo
dei distretti industriali?
Ma Giuliano Ferrara aveva avuto un vuoto di memoria.

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