domenica 31 marzo 2013

La nonna riservata di Dostoevskij

Una pagina, un giorno

"Ed ora il primo capitolo, signori: erano esattamente sei anni fa, in primavera, il 31 di marzo - notate la data, signori -, la vigilia..."
"Del primo aprile!" urlò il giovanotto con la prefettizia.
"Che intuito eccezionale. Era sera. Sul capoluogo distrettuale di N. si addensavano le prime ombre del tramonto, la lunta tentava di fare capolino e... tutto il resto! Ed ecco che al tardo tramonto anch'io, pian pianino, faccio capolino da un piccolo appartamento dopo essermi congedato dalla mia riservata, defunta nonna.Scusate, signori, se ho usato quest'espressione così alla moda che ho sentito l'ultima volta da Nikolaj Nikolaic, ma va detto che mia nonna era "riservata" per davvero: cieca, muta, sorda, rimbambita - tutto quello che potete immaginare!...

(Fedor Dostoevskij, Polzunkov, 1847)

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