martedì 9 novembre 2010

Quei feroci secessionisti del sud/2

(AGI) - Cosenza, 9 nov. - "Egregio Signor Presidente, con la presente Le voglio esprimere la solidarietà mia e dei miei concittadini per la situazione difficilissima in cui versa la Sua regione per i danni prodotti dalle intemperie atmosferiche di questi giorni".
Inizia così una lettera aperta che Giovanni Manoccio, il sindaco di Acquaformosa, piccolo centro della provincia di Cosenza, autodefinitosi "comune deleghistizzato", ha inviato oggi al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
"Ho visto in TV molte scene di devastazione e di difficoltà: imprese, agricoltori, semplici cittadini e famiglie che hanno subito danni ingenti e che conserveranno in futuro il ricordo atroce di questi giorni. Spero vivamente che il popolo Veneto si rialzi presto da questo momento difficile. Signor Presidente, ho voluto scrivere questa lettera perchè nell'estate di due anni fa Lei ebbe una polemica con me sulla scelta fatta dal mio consiglio comunale di dichiarare il territorio del comune di Acquaformosa, di cui sono Sindaco, "Deleghistizzato"; Lei non ebbe parole simpatiche nei miei confronti, mostrando un atteggiamento poco rispettoso. Il Sud è una parte d'Italia dove i sentimenti di solidarietà sono costantemente  vivi e presenti, noi soffriamo quotidianamente e siamo vicini a chi subisce la nostra stessa sorte in ogni parte del mondo, figurarsi se la sofferenza avviene in una parte della nostra nazione, come per appunto il Veneto", continua la missiva. "Per esserle vicino nei fatti e non solo a parole, ho lanciato fra i miei cittadini una sottoscrizione "pro-alluvionati del Veneto" a cui io personalmente aderirò devolvendo la mia indennità mensile di Sindaco. Mi auguro, ma di questo sono certo, che le istituzioni "Romane" siano al Suo fianco in questo momento, per darle un aiuto anche in termini economici, in quanto credo che se dovesse fermarsi il Veneto ne soffrirebbe la Nazione intera", continua la lettera di manoccio. (AGI)

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