venerdì 18 gennaio 2013

L'albergo dei poveri

- Pa'.
- Mmm...
- Bella la mostra sui dinosauri, vero?
- Bella, sì.
- Realistici i dinosauri, eh?
- Ti sono piaciuti?
- Tanto.
- ...
- ...
- Pa'.
- Sì?
- Ma questo posto non è un vero albergo.
- No, non è un albergo.
- Perché allora si chiama albergo dei poveri?
- Perché molti molti anni fa, quando a Napoli governava la monarchia, re Carlo III volle costruirlo per i poveri del regno.

- Perché?
- Perché così potessero avere un tetto sotto il quale dormire.
- Bello, pa'.
- Sì, bello.
- Una bellissima idea, vero?
- A te piace?
- Sì. Ma allora i re erano buoni?
- Be'... lo sai... ne abbiamo parlato altre volte... i re... insomma... la monarchia... sai... il rapporto con il popolo... ti ricordi, no? I privilegi, le diseguaglianze, l'ereditarietà del potere, il diritto divino, la tirannia...
- Sì, sì, mi ricordo, mi ricordo. Infatti la monarchia in Italia non esiste più.
- Ecco, bravo, ti ricordi.
- Abbiamo la Repubblica, vero?
- Bravo, piccolo.
- La sovranità appartiene al popolo...
- Bravissimo!
- ... che la esercita attraverso la democrazia indiretta.
- Ma che bravo che sei!
- Ed elegge i suoi rappresentanti.
- Giusto.
- I deputati.
- Sì.
- I senatori.
- Sì.
- E anche il sindaco.
- Bravo. Il popolo elegge anche il sindaco.
- ...
- ...
- Pa'.
- Sì.
- Però il sindaco ai poveri non gliel'ha costruito un albergo.


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