mercoledì 15 giugno 2011

Le code di Wimbledon

Ogni torneo di Wimbledon (il prossimo inizia lunedì) porta con sé un evento che si tiene al museo. L'anno scorso, per esempio, ci fu l'omaggio alle creazioni di Ted Tinling nel centenario della sua nascita.
Personaggio fantastico, Tinling, il sarto del tennis. Giocatore inglese, viene mandato in Francia a curare l'asma, lì conosce Suzanne Lenglen e ne diventa amico, oltre che suo arbitro personale. Dichiaratamente gay, quando torna dalla guerra comincia a disegnare abiti per le giocatrici. E che giocatrici. Navratilova, King, Goolagong, Wade, Casals. Disegna pure l'abito delle nozze di Chris Evert. Vestitini che col tempo diventano sempre più eccentrici e colorati. Fu per colpa sua che Wimbledon dovette imporre il colore bianco sui campi.


Dopo la sua morte si scoprì che era stato una spia inglese durante la seconda guerra mondiale. Fu pure l'autore della celebre frase su Gabriela Sabatini: "Sarà anche bella, ma cammina come John Wayne".
Ogni anno Wimbledon ha un'idea così. Stavolta si tiene una mostra dedicata alla gente che si mette in fila per comprare il biglietto, evento che a Wimbledon è quasi sempre un'impresa.
In genere sono scene così.

Nessun commento: