martedì 20 aprile 2010

E diciamolo subito

Già deve fare una certa impressione passare da Javier Bardem a Michele Cucuzza. Ma alle 9.10 di oggi, dentro lo studio Rai di Unomattina, al premio Oscar Alejandro Amenàbar è successo di più. Seduto sulla sua poltroncina da super ospite che stava lì a presentare il film Agorà, sulla vita di Ipazia, che con grande ritardo arriva in Italia perché nessuno aveva comprato i diritti (in Spagna è uscito a ottobre); il povero Amenàbar ha avuto un brivido dietro la schiena che non ti viene neppure vedendo The Others, quando ha sentito che Cucuzza cominciava la sua chiacchierata con la frase, Diciamo subito che non si tratta di un film contro la chiesa.

1 commento:

Zio Scriba ha detto...

Cuccazzo ha detto Cucuzza?
La triste verità è questa: raccomanda e raccomanda, mafieggia e mafieggia, noi in certi posti, a farci fare figure di m., teniamo sempre i peggiori cucuzzielli. Ricordo che una volta (quando ancora sopportavo di guardare la tv italiana) vidi Richard Gere sgridare, sbeffeggiare e strapazzare pippobbaudo per via delle domandine sciocche e banali che costui gli faceva...