lunedì 25 settembre 2000

I clandestini del canottaggio


I contrasti di Napoli. L'ultimo oro e l'ultimo argento di Sydney, il trionfo storico di Agostino Abbagnale e il podio di Walter Molea, arrivano da uno sport di clandestini. Dietro i cancelli del Lago Patria, il principale bacino del canottaggio campano, remi e barche sono ormai abusive da un pezzo. Doveva persino diventare una discoteca, quello stadio. Del progetto non se ne fece più nulla, ma l'impianto di proprietà del Comune di Giugliano rimane inaffidato. Non costa nulla, alle società napoletane, frequentarlo. La loro presenza lì è tollerata, il guaio è che sulle sponde del lago s'insinuano pure gli estranei. L'altra notte è stata forzata una saracinesca. Sono stati rubati gli infissi in alluminio e i rubinetti dell'impianto idraulico, peraltro in disuso. Manca l'acqua corrente, i servizi igienici sono i cespugli. Gli atleti arrivano in macchina e lì dentro si spogliano.

martedì 19 settembre 2000

La festa di Miano per Maddaloni


LA baldoria delle periferie ha sempre le stesse facce. Miano urla di gioia come vent' anni fa fecero Poggioreale e Secondigliano per gli ori di Oliva e Pollio. Riscatto, dicono. Riscatto dalle etichette infami che si trova incollato addosso pure chi non le meriterebbe. «Portami una medaglia. Non per me, per il quartiere: così ho implorato mio figlio prima che partisse», racconta mamma Caterina, una donna dal viso lungo, i capelli lisci e neri, il ritratto d' una napoletana antica, non fosse per il piercing alla narice destra. Il batticuore le mozza le parole fino a sera. «Pino mi chiama il suo angelo custode. Però stavolta gli ho dovuto dire una bugia. Voleva che vedessi la gara in tv. Non ce l'ho fatta».