lunedì 1 marzo 2010

top ten, febbraio 2010







Corinne Bailey Rae, The Sea
Con un disco che si chiama The Sea (si ascolta qui), pieno pieno pieno di parole che raccontano di una perdita, uno si domanda perché The Sea, se l'unica cosa che non si sente in questo disco è proprio il mare. (leggi tutto) 

Peter Gabriel, Scratch My Back 
Gli effetti possibili sono due. O si pensa: questa canzone la conosco ma la voce di chi è? Oppure: questa voce la conosco ma che canzone è? (leggi tutto - si ascolta qui)


Gigi, Maintenant 
I Gigi. Questa band canadese di 40 persone si può chiamare davvero così, i Gigi?  (leggi tutto)

Hot Chip, One Life Stand
Erano già nei top album di febbraio 2008 con il precedente Made in The Dark. Se allora cercavano il futuro, stavolta cercano le origini. E' come entrare in una stanza dove c'era una scrivania su cui non si capiva niente, e trovarla con le penne nel portapenne, i fogli stretti insieme in un fermacarte e un calendario di carta piegato nei punti giusti. Mancano solo le mimose. Pitchfork gli dà 8 e mezzo. Alexis Taylor, il leader della band, dice che in questo disco c'è "il suono più caldo e sentimentale che abbiamo mai prodotto". E chi sono io per smentirlo? (tutto il disco si sente qui)

Lightspeed Champion, Life Is Sweet Nice To Meet You
E' chiaro che hanno sentito molto David Bowie. Questo è il classico secondo disco del quale si può dire era più bello il primo. Un po' perché si deve, un po' perché in fondo è vero. Ma così sembra una cosa severa. Invece no. Il disco è brillante nella sua esibita cupezza (frase che non significa niente, ma che fa la sua porca figura). (si sente qui)

Massive Attack, Heligoland
E' un disco che sembra un pacco di Chipster. Quando lo mastichi fa rumore. Ho l'impressione che possa non piacere ai vecchi fan, e che possa conquistarne di nuovi. Lo dicono meglio quelli di Billboard: come aver ampliato un arsenale. C'è tutto un cast di voci ospiti: da Martina Topley-Bird e Damon Albarn. (tutto il disco si sente qui)

Joanna Newsom, Have One on Me ** disco del mese **
Torna tre anni dopo Ys, uno dei dischi assoluti degli anni Zero (fu un regalo di Buildo). Se lì ogni canzone durava 10 minuti, e ce n'erano in tutto cinque o sei, qui ci sono 2 ore circa di musica. Con pezzi brevi e anche molto brevi. Altre differenze: più leggero. Nel suono. La voce di Joanna è meno flebile. Più Joni Mitchell che Kate Bush. Corni, arpa e percussioni non mancano. Capolavoro. Sì, lo so, dico sempre così.

Pantha du Prince, Black Noise
Intanto sono tedeschi. Vogliamo dire gli Animal Collective tedeschi? E diciamolo. Nel senso che è techno con un'anima dentro. Dalle parti degli Xx. Un disco che ti pretende. Non è che metti il cd e vai a stendere i panni. Se schiacci play, poi ti ci devi dedicare. Altrimenti delude. Forse il pezzo con cui dovrebbero presentarsi per farsi conoscere è Stick To My Side (ma tutto il disco si sente qui).

Sade, Soldier of Love
Ma dai. E' lei? Proprio lei? Noooo. La donna che ha venduto 50 milioni di copie con un solo disco? L'unica che ci sia riuscita in Inghilterra? (leggi tutto - si ascolta qui)

April Smith and the Great Picture Show, Songs For A Sinking Ship
Bassi, ottoni e violini. Mentre da noi Nina Zilli rifà gli anni '60, nel mondo c'è April Smith che debutta rifacendo gli anni '30. A parole sue. Infatti canta: "sei così incantevole quando tieni la bocca chiusa, ma con una bocca come quella, chi avrebbe bisogno della politica e della poesia?". Per dire. E poi la copertina è bellissima. Sembra una scatola di latta. (quattro pezzi qui)


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