Un Lost al Sole. Riassunto delle puntate precedenti
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Il quarto episodio della seconda stagione
Ott camminava per via Toledo e ripensava alla lunga avventura vissuta per mettere le mani sul libro lasciato a Liliana Cangiano perché lo traducesse. Si fermò di colpo, preso da un pensiero improvviso, stravolto come se avesse appena sentito il nuovo singolo di Eros Ramazzoti, frase questa che porterà un po' di visite dai motori di ricerca. Frenò il suo passo a un semaforo pedonale rosso, e quando scattò il verde tamponò una donna dinanzi a lui, come faceva una volta Schumacher. Si scusò con un sorriso e le diede una mano per raccogliere il contenuto dei sacchetti di plastica rovesciati sull'asfalto.
Finirono in un lounge wine decor food drink vodka cocktail bar, che in realtà era un semplice bar ma così fa più effetto. Lei era bellissima e afflitta. Ott scoprì che aveva velleità artistiche e che era intenzionata a dare l'addio alla sua bella città, per non farvi mai più ritorno. Quel mammalucco del mio coniuge, diceva lei, ha sempre più spesso comportamenti che non riesco a sopportare, gli devo rammendare gli abiti, e fatto curioso mi chiede di cantare. Ma ora tutto è pronto, sto aspettando di firmare un contratto, appena arriva vado all'estero per il debutto. Ne conosco parecchie di ragazze che non sono migliori di me, e dai tour sono tornate con soldi e gioielli. Ormai ho compreso che il successo si raggiunge sul palcoscenico; sudando invece dietro un lavoro qualunque quale futuro si può pretendere di avere? Dovrò alzare la gonna, ballare, ma questi sono i tempi. Per cantare non occorre una grande estensione di voce, basta il fisico, si possono anche storpiare le canzoni, credimi, si fanno lo stesso bis a strafottere. E ai più ricchi fra gli spettatori affezionati, gliela puoi anche dare, ue' ue' che hai capito, volevo dire gliela puoi anche dare un po' d'attenzione, così le altre artiste che ti stanno davanti diventano delle mazze. E' questa la vera tattica. Ho scelto un nome eccentrico.
E da ciò che aveva ascoltato, Ott capì di avere dinanzi a sé la signora Tirabusceaux.
Titeaux, ammiccò lei, chiamami Ninì.
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