La mia tesi, com’è noto (com’è noto a quei pochi che mi leggono) è che questa grande cultura di destra, o per assimilazione o per una troppo tardiva contrapposizione, è stata uccisa dal fascismo, che ha reso impossibile a lungo, per qualsiasi intellettuale degno di questo nome, d’esser di destra. Quando si parla di una troppo lunga e, per certi versi, troppo semplice (e semplificata) egemonia della cultura di sinistra dopo la guerra e dopo la Resistenza, spesso si dimentica questo dato storico, preliminare e, come dice, ortativo.[qui]
giovedì 22 ottobre 2009
Croce, Gentile, Pareto e la voce
Alberto Asor Rosa scrive al Secolo d'Italia e dice la sua sui motivi che hanno rimpicciolito in Italia una cultura di destra
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