sabato 10 ottobre 2009

Il manifesto abusivo di Samuele Bersani


L'autore di due canzoni fra le otto o nove italiane più belle degli ultimi vent'anni, ha fatto uscire il suo nuovo cd, che è di gran lunga il più bel cd italiano del 2009.
Samuele Bersani non è uno pigro. Ascoltandolo, ci si fa l'idea che lui lavori scartando. Nel senso che la prima cosa che gli viene in mente, la elimina. La mette da parte. Passa oltre. E dalla seconda in poi, si può ragionare. Vale sia quando scrive le parole sia quando decide la strada che una melodia deve imboccare. Ma la cosa veramente straordinaria di uno che è già così, sta nel far aderire le percussioni alle sincopi dei testi che canta, ed è il segno di una maniacale attenzione ai dettagli in fase di arrangiamento; arrangiamento che è una delle colonne del disco (qua e là suonano pure Bollani e Spinetti).
Samuele Bersani scrive le canzoni che ci si immagina potrebbe scrivere Lucio Dalla se oggi fosse sotto i 40 anni. Oppure Dalla sotto i 40 anni scriveva cose che oggi scriverebbe Samuele Bersani.
Per quanto riguarda il testo, uno dei passaggi più felici è in Pesce d'aprile

E' sempre bellissima / la cicatrice / che mi ricorderà / di esser stato felice / divento insensibile / devo dormire / conto le pecore / con in mano un fucile

Mercoledì, peraltro, Samuele Bersani rompe il suo record di assenza dalla televisione italiana, andando a X Factor.
Sono molto belle Ferragosto, Lato proibito, Un periodo pieno di sorprese. Ma il vero gioiellino musicale a me pare Valzer nello spazio. Che trovate solo nei migliori cortili del mondo cliccando play qui sotto.














(per tutto il post il cantautore emiliano è stato sempre chiamato Samuele Bersani per evitare inopportuna confusione con Bersani quell'altro)

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo samuele...album stupendo!ci sono voluti tre anni ma il lavoro è davvero originale...