lunedì 25 maggio 2009

Detroit, Torino, Latina

Facciamo che Latina si chiami ancora Littoria, come quando venne fondata da Mussolini. E facciamo che il Latina vinca lo scudetto nel calcio. Il primo. Una storia così è successa in Germania, dove il campionato è stato vinto a Wolfsburg, bassa Sassonia, una città senza monumenti realizzata da Hitler nel '38 per i lavoratori della Volkswagen. Solo che Wolfsburg, rispetto a Latina, non ha mai cambiato nome. S'è sempre chiamata come allora (il borgo del lupo, soprannome che gli amici davano a Hitler) eccetto che per 6 mesi nel 2003, quando il Comune anche sui documenti ufficiali ne mutò il nome in Golfsburg. Per lanciare il marchio dell'auto. Perché la città è l'azienda. Più di Torino. Più di Detroit. Quando la fabbrica chiude per ferie, chiude tutta la città. Nel 2000 la Volkswagen ha aperto l'Autostadt, un centro di consegna con parco tematico: i visitatori possono vedere le auto uscire dalla catena di montaggio dentro sfere di vetro alte 45 metri. Tom Twyker è andato a girarci il film The International con Clive Owen.

A Wolfsburg raccontano una barzelletta. Due vicini di casa si incontrano al supermercato. Ehi, fa uno, quanto tempo che non ci vediamo: hai traslocato? E l'altro gli risponde: No, ma adesso in fabbrica lavoro in un reparto lontano dal tuo.
La chiamano pure la città degli italiani: non tanto perché qui giocano Zaccardo e Barzagli, arrivati dal Palermo; ma perché qui gli italiani arrivarono negli anni '60 per lavorare in fabbrica. A Wolfsburg esiste infatti l'unica scuola italo-tedesca di tutta la Germania. Ed esistono 269 ditte con titolari italiani. Il sindaco è un centrista, Rolf Schnellecke. Qualche turista sta arrivando con l'apertura del Phaeno Science Center, il più grande museo scientifico di Germania, realizzato da Zaha Hadid, l'architetto che è anche progettista della stazione ferroviaria alta velocità di Napoli, o meglio di Afragola, presentata 6 anni fa e che ancora stiamo aspettando.
Altri turisti arriveranno con la Champions. Non c'è l'aeroporto. Ci si arriva in treno con l'alta velocità. E ad alta velocità, dopo la festa scudetto, se ne va pure l'allenatore. E' Felix Magath. Quello che intossicò la Juve nella finale di Coppa dei Campioni '83 ad Atene.
Ah. Il Latina gioca in Eccellenza. Come se fosse la serie F. E sta vincendo il campionato.

[Il video della festa a Wolfsburg]

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