mercoledì 10 giugno 2009

Diane Birch e la Bible Belt


Diane Birch è la figlia di un pastore che ha girato le missioni dell'Africa. E lei con lui. Tra una cosa e l'altra, Diane ha imparato a suonare il piano, ad amare il jazz, a sentire i Beatles e i Fletwood Mac. Appena ha potuto, se n'è andata a Los Angeles da sola, ha messo in piedi un repertorio di classici e cantava in giro per locali. Un giorno l'ha sentita Prince e l'ha invitata a cantare a casa sua. Questo si dice di lei.
Ora esce il primo disco di Diane. Si chiama Bible Belt, ed è chiaro perché. Il papà, la Bibbia, e vabbe'. In certi momenti, sentendola, pare Olivia Newton-John. Le somiglia in modo particolare quando un accordo maggiore del quarto grado di scala passa all'accordo del tono principale (ma con la terza nei bassi), oppure quando scala da maggiore a minore. Tranquilli, sto bene.
Diciamo che il manifesto di tutto ciò è il pezzo Mirror Mirror. Anche se il mio preferito è Fire Escape. Se nel cd ci fossero meno coretti in falsetto e se certe volte il pianista non sembrasse Richard Clayderman, sarebbe tutto quasi perfetto. Ma è un debutto, teniamone conto.

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