giovedì 23 aprile 2009

Quando ci sono le elezioni

Manifesti. Parliamone. I taroccamenti in rete sono cominciati e va forte la pagina di Paul the wine guy, dove vi potete costruire il vostro manifesto Udc con l'acronimo che più vi piace [qui sotto c'è il mio].



















Se fossi un semiologo o un linguista, saprei certamente costruire un bel discorso molto colto sulla connotazione positiva accostata al "centro" dell'aggettivo "estremo", che per i moderati è in genere un insulto.

Poi è cominciata la campagna del Pd. E questa è la sua applicazione napoletana [vista su Facebook con una serie di link che conducono a Francesco Iacotucci come origine, ma mi scuso per eventuali errori di credit]












I miei amici baresi mi segnalano la campagna a sindaco del candidato Pdl, Di Cagno Abbrescia. Di Cagno è il cognome e Abbrescia pure. Il nome è Simeone. Lo slogan è io sono Simeone con foto di donne e bambini che dovrebbero identificarsi con lui. E allora a Bari lo sfottono così o come qua sotto.














Poi Simeone ha lanciato pure una seconda campagna, accostando il nome di Bari alle principali città del mondo e promettendo medesime meraviglie. Tipo Barigi, Baricellona, Bariyork.














E allora lo sfottono con Bairut (che però non sono ancora riuscito a trovare). La cosa bella è che Simeone è già stato sindaco di Bari, anni durante i quali Bari è rimasta Bari.
Ah, comunque Simeone tiene pure un inno. Che fa: con Simeoooone, un fiore nascerààààà. Si può ascoltare solo nei migliori cortumbrl del mondo.

Non è che brillino i manifesti del democratico Nicolais per la Provincia in cui vivo. Come si dice a Napoli, papele papele, non significano niente: e se ne parla da qualche giorno da d.l.












Ma il taroccamento più bello è quello che non c'è. Nel senso che il candidato Pdl alla provincia di Napoli, il signor Luigi Cesàro che il cortile già conosce, ha ricoperto città e provincia con un manifestone che ha fatto sobbalzare mia madre, la quale segue poco e perciò coglie tutto, con le domande dei giusti. L'ha visto e mi ha domandato: scusa ma il presidente chi è: Berlusconi o questo Cèsaro? Ha ragione lei.

5 commenti:

elena petulia ha detto...

Sei il mio mito, Angelo. Da morire dal ridere.

ac ha detto...

Ma tu devi sentire l'inno di Simeone. Non te lo devi perdere

d.l. ha detto...

hai ragione, l'inno è al di là di ogni immaginazione.
Complimenti (per la ricerca).

elena petulia ha detto...

UDC: una dote caltagirone.
Parliamone.

ac ha detto...

@ d.l.
Lo canto mentre mi rado. Di rado

@ petulia
Buono. Sullo stesso genere vedo che impazza: Un Divorziato Cattolico