Il ministro che si dimise due volte, Claudio Scajola, è di Imperia. Quando nel 2002 fu chiamato al Viminale, si trovò al cospetto del grave disagio di dover raggiungere in macchina l'aeroporto di Genova per volare su Roma. Bel casino. Per fortuna che a 33 chilometri da Imperia esiste il piccolo scalo di Albenga, e il caso volle che proprio in quei giorni l'Alitalia - all'epoca ancora di proprietà pubblica - avvertisse l'esigenza commerciale di istituire un volo diretto Albenga-Roma Fiumicino. Un uomo fortunato. Gli fanno sempre regali. Poi successe quel che successe. Scajola disse quel che disse di Marco Biagi, dovette lasciare il ministero dell'Interno e capitò che pure il volo Albenga-Roma, improvvisamente, non fosse più necessario. Cancellato. Del resto aveva il coefficiente di riempimento più basso.
Il tempo passa, la memoria svanisce, gli uomini perdonano, i ministri tornano. L'anno dopo Scajola è di nuovo al governo come ministro del Programma, e uffa, di nuovo deve arrivare fino a Genova per l'aereo. Caso vuole che proprio in quei giorni nasca di nuovo un volo con un Atr da Albenga a Roma, un regalo dietro l'altro. Volo che viene cancellato nel maggio 2006. Quando cioé Prodi vince le elezioni e Scajola perde l'incarico.
Oh, mo' che succede. Nel 2008 Berlusconi torna al governo e si porta di nuovo Scajola. Il quale, com'è come non è, si trova un'altra volta con lo stesso fastidio. Arrivare a Genova per prendere l'aereo. Meno male che l'aeroporto di Albenga dispone le cose affinché il vecchio Albenga-Fiumicino torni nei cieli a inizio giugno. A inizio giugno ci siamo. Il fatto è che non c'è più Scajola. Dal 4 maggio non è più ministro. Ora uno si domanda: e il volo? Dai che lo sapete
2 commenti:
C'è andata di lusso. Pensa se gli mettevano la Tav sotto casa. Tipo ad Afragola. :)
A noi la stazione di Afragola non è nemmeno partita. In compenso puoi sperare che quando sarà partita, non la toglieranno più.
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