Arrivano nel cortile le 8 tracce che a gennaio più hanno girato dentro le cuffie sul divano
Laura Veirs, July Flame"Posso chiamarti mio?" Se dopo averla sentita non vi viene da cantare per almeno 15/20 minuti il ritornello "Can I Call You Mine", allora siete veramente brutte persone. Seriamente candidato a pezzo dell'anno.
Owen Pallett, Lewis Takes Off His Shirt
I'm never gonna give it to you, I'm never gonna give it to you. Altro ritornello memorabile incastrato fra archi, fiati, campanelli, una batteria che corre come Juantorena nel '76 ed effetti speciali mister fantasy. Solo uno dei tanti pezzi di un cd magnifico.
Vampire Weekend, White Sky
E levate 'a cammesella, 'a cammesella gnornò gnornò in chiave indie-pop.
Boys Like Girls (feat. Taylor Swift), Two Is Better Than One
Duettone-ballata hollywoodiano, con la partecipazione di Taylor Swift che va tanto tanto sui motori di ricerca.
Charlotte Gainsbourg (feat. Beck), Heaven Can Wait
Se lei fosse un uomo, e se loro due fossero quattro, si potrebbe pure pensare che si tratta di un gruppo di Liverpool attivo negli anni '60.
Beach House, Real Love
Dodici volte la stessa nota. Poi si sale come su uno dei dondoloni in villa comunale. E quando finisce, pare un crimine.
Local Natives, Camera Talk
Quello che succede se vi ostinate a iscrivete al conservatorio un giamaicano.
Ok Go, I Want You So Bad I Can't Breathe
Ora arriva. Ora arriva. Si sente il pezzo e si resta sempre in attesa che da un momento all'altro sbuchi la faccia di Toni Servillo.
1 commento:
E 'mmmo me li vado a scuriosare!
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