Finché le mie piante calcavano ancora l'instabile e inquietante suolo partenopeo, i consigli e ammaestramenti per il mio periplo mi venivano da certo libraio-antiquario loquace e affaccendatissimo, che di fronte al mastio degli Angioini tiene grande spaccio di papiri illustri e incunaboli fasciati come fantolini infermi.Alberto Savinio, 1926
sabato 27 febbraio 2010
Facebook come piace a me
Pietro Treccagnoli pubblica nelle sue note sull'account Facebook (questo è il feed) scampoli di citazioni storiche e letterarie su Napoli e i napoletani. E alla nota di oggi c'è il valore aggiunto di un piccolo giallo, di una deliziosa ricerca: chi era questo libraio del 1926 davanti Maschio Angioino?
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