sabato 12 ottobre 2013

La telenovela che racconta la Colombia del '90


Dopo sedici anni la Colombia torna al Mondiale di calcio. Con il nuovo idolo Falcao. Ma l'amore per Valderrama, Higuita e la nazionale degli anni '90 resta ancora insuperato. Ai campioni di quella squadra è dedicata una telenovela. Che vuole dimenticare il narco-traffico.


A Edgar Vittorino la parrucca bionda non bastava. Certo, una parrucca così aiuta parecchio a diventare sullo schermo Carlos Valderrama. Ma non era tutto. “La gente poteva odiarmi oppure amarmi per il resto della mia vita per questo ruolo”. Allora un giorno l'attore è partito per Santa Marta, la città di Carlos, se n’è andato a parlare con i parenti di lui e con i vicini di casa. Per essere definitivamente lui. Parrucca a parte. Così come John Alex Castillo non s’è limitato a cucirsi sulla testa un casco di riccioli neri, ha studiato le interviste di Higuita in modo da diventarne un replicante perfetto. E Ómar Murillo si muove come Asprilla, Antonio Jiménez è uguale a Freddy Rincón.

La fantastica Colombia degli anni Novanta rivive in una serie tv proprio ora che la nuova nazionale riporta il Paese al Mondiale di calcio, dopo sedici anni, con un ct argentino (Penkerman) e un centravanti con il nome di un vecchio campione brasiliano (Falcao). Caracol Televisión ha fatto il boom di ascolti quando ha iniziato a trasmettere La Selección, soap opera sulla vita dei quattro campioni più amati di Colombia. “Abbiamo scelto loro perché furono i più rappresentativi della squadra e con una vita privata piena di sviluppi narrativi”, ha spiegato Ricardo Coral, uno dei registi.

Digitate nella barra di Google: calciatore colombiano. La prima stringa di parole che il motore di ricerca vi restituirà è: calciatore colombiano ucciso. Cioè Andrés Escobar Saldarriaga, il difensore della nazionale di Maturana ammazzato nel luglio del '94, pochi giorni dopo la sua autorete contro gli Stati Uniti al Mondiale. Si disse per le pesanti perdite al calcioscommesse della malavita, si disse per certe relazioni con il narcotraffico. Ma dall'incubo di legami, oggi la Colombia vuole liberarsi . Nel calcio e in tv. Per questo non si vedrà la scena in cui Higuita incontra Pablo Escobar, il capo del cartello di Medellin."Ogni anno c'era una telenovela nuova sulla violenza in questo Paese". Il filone narco-dramas. "Adesso ce n'è una che possono vedere anche i bambini. Ci tenevamo a dire che la Colombia non era solo quella, ma anche lavoro duro e sacrifici".

La prima serie si conclude con il 5-0 del 1993 all'Argentina, con i calciatori che vanno a fare visita in prigione all’amico René, detenuto per aver negoziato il rilascio della figlia rapita di un amico senza avvertire la polizia. La Selecciòn è patriottismo e orgoglio. “Siamo stanchi di essere visti in un solo modo”. Semmai c’è Higuita che corteggia una ragazza senza sapere che si tratta della sua sorellastra: glielo rivelerà suo padre. La soap è arrivata pure negli Usa, sul canale di lingua spagnola UniMàs. A inizio 2014 inizieranno le riprese della seconda serie. Accompagnerà i colombiani durante il Mondiale del Brasile. Aspettando i gol di Falcao, certo. Ma Valderrama sarà per sempre un’altra cosa.

Nessun commento: