domenica 12 maggio 2013

La tristezza di Maupassant

Una pagina, un giorno


12 maggio. Da qualche giorno ho un po' di febbre: sono indisposto, o meglio, triste.
Da che provengono questi influssi misteriosi che mutano in scoraggiamento la nostra gioia e in delusione la nostra fiducia? Si direbbe che l'atmosfera invisibile è piena di inconoscibili Potenze delle quali subiamo la vicinanza arcana.
Mi sveglio pieno di giocondità, con in gola una voglia di cantare: - Perché? - Mi avvio verso il fiume; e d'improvviso, dopo una breve passeggiata, torno a casa tristissimo, come se qualche sciagura fosse lì ad aspettarmi. Perché?

(Guy de Maupassant, L'Horlà, 1887)

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