Naples in the mirror forever. Napoli si è messa allo specchio e si è pisciata in faccia. Perché allo specchio Napoli ci è sempre stata e quando non le tornavano i cazzi suoi la colpa era dello specchio. Giorgi, vieni qua, dove vai? Prima mi domandi se ho letto Bukowski e poi fai la santarita contegnosa. Lo vedete come siete? Quando non vi sta bene, la colpa è dello specchio. Adesso vi specchio io, e se vi riconoscete e vi fate un poco schifo la colpa è mia. Ormai qua ci vengo due volte all'anno per vedere se la villa ai Camaldoli sta ancora all'impiedi. E allora dico io, sopportatemi. The moment is the moment. Ma che madonna vergine ci fate ancora qui? Se dovete campare come a Ginevra, venitevene a Ginevra. Mò vi credete che perché a via Caracciolo faranno una strada superfutura sotto il livello del mare allora siete diventate Londra? Vivete con l'oscurantismo della Svizzera senza le banche della Svizzera. Sentite a me, da qua se uno se ne va per tempo c'è l'occasione che rimane naturale. Se resta, si beve l'acqua del bidet dove si sciacqua. La città si è tirata come vi siete tirate voi. No, no, che c'entra, il lavoro in faccia ve l'hanno fatto bene. Come vi posso dire? Voi vi siete coperte l'età e Napoli si è coperta la storia. Tenete questa smania che volete essere giovani, sempre giovani, tenete la fissa che volete essere contemporanee come i musei dell'arte. Ma contemporanee di chi? Tutte queste mostre dell'avanguardia che non finisce mai, qualche volta sono pure belle, ma è un'avanguardia che dura da cento anni. E a chi parla più? Forse a uno che viene da Bucarest, forse a quello. Ma Napoli a Napoli che gli dice? E voi con la faccia smerigliata a sessant'anni a chi vi rivolgete? I mariti e gli amanti la sanno bene l'età. I giovani, gli avventizi, gli improbabili, quelli vi scansano come se avessero visto un carro al carnevale di Viareggio. E allora? E allora lo fate per lo specchio, e come Napoli state allo specchio notte e giorno per sputarvi in faccia senza prendervi il disturbo di rovinarvi il trucco. Gli specchi si sa, gli specchi nostri li puliscono le cameriere.
Ruggero Cappuccio, Fuoco su Napoli (Feltrinelli)
Nessun commento:
Posta un commento