mercoledì 11 febbraio 2009

Compagni che sbagliano

E' controcorrente, questa cosa scritta da Filippo Facci su Il Giornale. Nel senso di contro la sua corrente. Sul quotidiano della famiglia Berlusconi, Facci protesta contro il decreto fine vita, "legge unica al mondo", dicendosi pronto a non rispettarla. Controcorrente non significa coraggioso. Perché alla seconda riga della lettera si attribuisce le responsabilità del decreto a destra e sinistra. Insomma come scagionare per metà Berlusconi.
Ora. A parte che in Parlamento non esiste una forza di sinistra, in qualche modo e in un certo senso formalmente tocca persino dar ragione a Facci, in quanto la mozione Pdl è stata votata al Senato da alcuni democratici.
Il punto è capire chi possa attribuire sinceramente quella sensibilità che Facci dice di sinistra a persone come Francesco Rutelli ed Emanuela Baio. O Mariapia Garavaglia e Paola Binetti.

(sul sito de Il Giornale la lettera di Facci è la seconda tra le più votate dei lettori. Se può significare qualcosa)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

rutelli e gli altri, a lavorare!
saluti
m.ang

Anonimo ha detto...

Giusta la conclusione, per me sbagliata la premessa. Diciamo pure anacronistica. Il sistema è imploso, il sistema è cambiato. Volenti o nolenti ora si può discutere solo con e di partiti a vocazione maggioritaria. E' stato vero, in un passato lontano, che certi temi siano stati ad appannaggio esclusivo della sinistra. Questo ha creato anche degli orrori kulturali. La verità è che è difficile schierarsi. Non esistono i laici contro i cattolici in questa vicenda. Ad Eluana il compito tragico e ingrato di aver aperto una discussione necessaria.

ac ha detto...

@ m. ang
E se lavorando fanno danni?

@ anonimo
Non so se la premessa è anacronistica. Così come non so se davvero si può discutere solo con partiti a vocazione maggioritaria (e magari solo con quelli a vocazione di governo). Specialmente su certi temi. A me la separazione sulla visione del mondo pare attualissima, e mi pare evidentissimo che lacerazioni distinguo ed eterodossia non siano caratteristiche della destra. Tanto che di Fini oggi si arriva a dire: ah, però.
Magari mi sbaglio. Non lo so. Come sempre.

elena petulia ha detto...

Io detesto Facci. Non mi fido deglinuomini con quei capelli.

ac ha detto...

@ petulia
Li vuoi politicapelly correct?

TuttoFaMedia ha detto...

All'anonimo: io invece lo trovo facilissimo schierarmi. E' per questo che non riesco a darmi pace.

Anonimo ha detto...

ma qui il punto non è destra/sinistra (ammesso e non concesso che queste due cose esistano nel nostro parlamento), e nemmeno cattolici/laici.

Il punto è solo rispetto(si) della libertà (e dello stato di diritto, magari) / non-rispettosi.
E se ne trovano di un tipo e dell'altro nei due (o tre, o enne) schieramenti...

Quello che (per me e per tanti altri) fa problema è che a "sinistra" (si fa per dire) non riescano a scegliere con naturalezza da quale di queste due parti stare...
come era già accaduto altre volte (vedi aborto e perfino divorzio, all'inizio), ma ora è un po' peggio ...

ac ha detto...

@ d.l.
Secondo me, ora non solo è peggio, ma è addirittura un fatto nuovo. Perché per la prima volta dentro il contenitore "sinistra" (categoria che in parlamento non c'è) Facci (nella fattispecie) iscrive un partito come il Pd, e con esso i teodem
In questo senso, credo perciò che le divisioni che riprendi (destra/sinistra, cattolici/laici) abbiano un senso, nella misura in cui cogli più omogenità interna a destra e fra i cattolici. La prova del nove? Se ti sposti a valutare sul binomio rispettosi/non rispettosi dello stato di diritto, non ci sono slittamenti di posizioni rispetto alle prime due categorie. Cioé: cattolico e di destra, lo trovi sicuramente di là.
Sì, lo so. Ho esagerato