sabato 26 settembre 2009

Chiamatemi Ishmael

Il signor Fred Benenson è un web manager americano che ha lanciato un appello affinché si raccolgano 3.500 dollari. Con quei soldi intende assumere e pagare dei traduttori dall'inglese all'emoji. L'emoji è molto popolare in Giappone. Consiste in una serie di simboli e faccine, tipo emoticon, però statici, utilizzati sia negli sms sia nelle mail.
Benenson vuole tradurre con quelli il romanzo più americano tra tutti i romanzi americani, Moby Dick. Si chiamerà Emoji Dick.
Uno si domanda perché. Gliel'hanno chiesto quelli del New Yorker. Lui ha risposto

I’m interested in the phenomenon of how our language, communications, and culture are influenced by digital technology. Emoji are either a low point or a high point in that story, so I felt I could confront a lot of our shared anxieties about the future of human expression (see: Twitter or text messages) by forcing a great work of literature through such a strange new filter.
Finora ha messo insieme 641 dollari. O raccoglie la cifra entro il 19 ottobre, o non se ne fa niente. Intanto c'è l'incipit.

1 commento:

Idefix ha detto...

mi stupisco che il corsera non abbia già lanciato la sua campagna "un aiuto subito"