CHIEDIAMOCI se tutto torna. Se le regole non fossero cambiate, se fossero rimaste le stesse di vent'anni fa, Cristiano Ronaldo oggi si starebbe preparando a ricevere il suo ottavo Pallone d'oro, il quadruplo di Di Stéfano o di Beckenbauer, mentre Messi — come Maradona — sulle mensole di casa non ne avrebbe nessuno. Invece siamo 4 a 3 per Leo prima del prossimo, e fra cinquant'anni o cento qualcuno proverà a indagare dentro questa strana rivalità, un dualismo a colpi di gol, record, titoli di giornale, sponsor, dollari, prestigio, documentari. Questo libro è un nuovo capitolo della saga, ma è tutto fuorché un agiografia del portoghese. Lo ha scritto Guillem Balague, giornalista spagnolo, anzi catalano, autore dell'autobiografia autorizzata di Messi, "Pulce", uscita in Italia a giugno 2014. Un altro incastro, a ben vedere doppio, perché all'epoca Balague rivelò in quelle pagine che in privato CR7 usa un nomignolo per Leo: coi suoi compagni lo chiama "figlio di".
L'irritazione nel clan di Ronaldo gli ha negato ogni collaborazione per questo nuovo libro.
L'irritazione nel clan di Ronaldo gli ha negato ogni collaborazione per questo nuovo libro.
«Devono tenere a distanza, o sotto controllo, le critiche e alimentare l'aura di leggenda che lo tiene ben saldo sul suo piedistallo » . Ma una temuta debolezza è diventata il punto di forza del suo lavoro: una ricostruzione meticolosa, sul campo, e in alcune pagine finanche un viaggio ipotetico dentro la psiche di un ragazzo che è stato a un passo dal non nascere mai (la madre provò ad abortire), cresciuto poi con il carico di un padre alcolista e assente. Un'indagine sulla centralità e sul peso che hanno avuto arroganza e vanità nel suo successo così mediatico. Balague è più a suo agio nel raccontare le zone d'ombra del campione, a partire dalla diffidenza verso Cristiano scoperta nella sua Madeira («mi sembrò di riascoltare i commenti sui Beatles degli abitanti di Liverpool » ), ed è bravissimo nel tenere alto il registro del retroscena senza farlo scivolare nel gossip. Un capitolo è dedicato per intero alle grandi manovre messe in atto per tenere segreto il pre-accordo firmato con il Real mentre ancora giocava per lo United. Il primo libro su Ronaldo che piacerà ai tifosi di Messi. Ma Balague ci tiene a dirlo: «Per chi se lo stesse chiedendo, no, non sono mai stato contattato dai legali di Ronaldo» .
(la Repubblica, 18 dicembre 2015)
(la Repubblica, 18 dicembre 2015)
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