Addio a Nilton Santos, detto A Enciclopedia. Lo chiamavano così perché tutto sapeva del calcio e tutto sapeva fare, difendere e attaccare. Se ne va nello stesso anno di Djalma, il suo "gemello", l'altro terzino del grande Brasile campione del mondo nel 1958 e nel 1962. Lo ha rincorso veloce, come faceva sulla fascia, e lo ha raggiunto. Anno triste per chi ama i terzini. "Non invidio i terzini di oggi per i soldi che guadagnano, ma perché possono attaccare. Ai miei tempi, se stavi in attacco e prendevi un gol ti mandavano alla forca". Però ai Mondiali del '58 fece gol all'Austria, il 2-0, spingendosi in attacco mentre il ct Feiola gli urlava di passare la palla.
Magro, alto, da bambino raccontano che giocasse nudo per le strade del quartiere Ilha do Governador con i suoi amici, Gervais, Feguinho, Garzinho. Ma il campione era lui. Una gloria. Una delle tante stelle intorno a Pelé. Primo di sette figli, era nato a mezzogiorno del 16 maggio '25, per 18 anni giocò con il Botafogo. All'esterno del vecchio stadio c'è un murales a lui dedicato. Grande amico di Garrincha (nella foto), lo chiamava fratello. Quando smise di giocare, Nilton aprì un negozio di articoli sportivi a Rio. Lo chiuse subito, perché disse di non saper vendere niente a nessuno, e nemmeno comprare. Allora s'è dedicato ai bambini poveri del suo Brasile, gli ha insegnato cosa significa correre dietro un pallone, e che correre dietro un pallone in certi posti, certe volte, ti salva la vita.
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