Qualche giorno fa, un uomo che passa per avere una mente superiore alla media, ha raccolto qualche consenso con alcune cosine scritte su Rosarno:
Mi volete spiegare come mai nell'eterno sud populista, lassista, familista,
pauperista succede quello che succede, guerriglia civile, ferocia scatenata,
rivolta e controrivolta, infine deportazione forzata dei neri raccoglitori di
agrumi da un inferno all'altro? Mentre nel Veneto gretto, piccolo borghese,
minimprenditoriale, piastrellaro, razzista, xenofobo, leghista, e in particolare
a Treviso dove non comandano i progressisti che hanno letto Giustino Fortunato
ma i reazionari che parlano come l'ex sindaco Gentilini; come mai dunque a
Treviso decine di migliaia di immigrati sono via via integrati nel sistema
dell'economia di mercato, nella società civile dove non ci sono Libera e i don
Ciotti e i volontari benemeriti di ogni sorta di assistenza, ma fabbrichette,
capannoni, consumatori, esportatori e altra vil razza dannata del capitalismo
dei distretti industriali?
Ma Giuliano Ferrara aveva avuto un vuoto di memoria.
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