venerdì 29 aprile 2011

E ho visto la regina che non cantava l'inno

Ho perso il conto al trentasettesimo passo perché lui s'è fermato un attimo lungo il tappeto rosso per guardare Kate, la sua bambina. Poi il signor Middleton ha proseguito e sulla faccia da peso medio sgualcita da troppi pugni presi è apparsa la smorfia di uno a cui la folla sul pullman sta schiacciando l'alluce. Ho visto la regina che lo fissava, e il vestito giallo di sua maestà mi ha fatto venire voglia di un gelato. Zuppa inglese.

Non avevo mai trovato degli alberi dentro una chiesa, e se per questo neppure dentro un'abbazia. Catherine e suo padre sono venuti avanti mentre il coro cantava diretto da una specie di Morricone vestito da prete, o era un prete vestito da Morricone. Guide me o Thou Redeemer. La stessa musica dei funerali di Diana. Bellissima. E allora Catherine s'è lasciata inghiottire da un tunnel di cappelli, nastri e fiocchi, come prima s'era lasciata masticare lungo il corteo in carrozza dagli occhi dei sudditi del regno, sguardi che sono mascelle feroci.
Il testimone s'è voltato a guardare la sposa mentre arrivava all'altare e ha detto una cosa a William ridendo, il principe era di spalle, non ho capito se ha riso anche lui o se gli ha detto Smettila. Ma quando l'ha avuta al suo fianco s'è chinato come tutti i ragazzi impacciati di seconda media a sussurrarle Sei la più bella della scuola, forse le ha detto anche del reame. C'era mister Middleton che stringeva ancora la mano di Kate, e lei ha pensato Tienimela ancora un po' papà, tienimela finché puoi, mentre le canne dell'organo soffiavano la musica nell'aria riempendo il vuoto, e allora tutti abbiamo cantato, persino Elton John che s'è capito subito che non la sapeva.
Poi il prete ha iniziato e intorno s'è fatto silenzio. S'è tolto la stola dal collo e l'ha poggiata sulle mani dei due sposi, fasciandole, quasi legandole, ha detto For better and for Worst. Così tutti quanti in chiesa - compreso i poveracci della navata laterale - abbiamo detto un Amen che l'eco della volta e i nostri accenti ci hanno restituito più storto e sghembo. Sembrava fosse Ehmen. E due minuti dopo è spuntato l'anello di Diana, William l'ha avvolto al dito della principessa, riavvolgendo anche un poco il tempo. Mi sono girato di scatto verso il signor Middleton e mi è parso vederlo cantare forte God Save the Queen, e ho pensato che forse stava pregando Iddio perché un giorno protegga la sua bambina. La regina no, la regina non ha cantato l'inno. Non credo che non sapesse le parole, ecchecazzo, God Save the Queen. Che se in Italia Criscito non canta l'inno contro le Isole Far Oer passa un guaio. E peraltro l'inno italiano non è neppure Fratelli di Criscito. Ma non è questo che importa. Come non mi importava del ricevimento a Buckingham Palace.
Prima che i ragazzi uscissero da Westminster, me ne sono andato. Dico la verità, il resto mi interessava poco. Se oggi sono andato a quel matrimonio, l'ho fatto per lui. Per il signor Middleton. Ci sono andato solo per vedere come un padre si stacca da sua figlia per regalarla al mondo. E provarne terrore.


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1 commento:

Anonimo ha detto...

La Regina non deve cantare l'inno, è l'unica che non lo canta. Nessun sovrano inglese lo fa, per ovvii motivi.