domenica 20 novembre 2011

L`ultima noche del presidente

E allora buenas noche Espana, domani mattina ti sveglierai e io non sarò più il capo del tuo governo. Laura, Alba, raccogliete le vostre cose che si va, togliete i poster di quel gruppo rock dai muri della vostra camera alla Moncloa, lo so che otto anni sono tanti, ma è ora di tornare a casa. L`avete studiato a scuola, figlie mie, si chiama principio dell`alternanza, ed è uno dei pilastri delle democrazie occidentali. Si spendono inni di gloria per questo strumento che ci rende così diversi dai cittadini di altre zone del mondo, eppure andatelo a magnificare al cospetto di quelle coppie gay che in queste ore corrono a sposarsi prima delle elezioni, spaventate dall`eventualità che il prossimo governo Rajoy cancelli la loro conquista civile.


Fatene l'elogio davanti a chi in questi anni si era finalmente sentito spagnolo come tutti gli altri, con i suoi diritti riconosciuti e da domani nuovamente a rischio, forse vi darà che il totem dell'alternanza di governo - quando in ballo ci sono temi etici o battaglie civili - è un bene prezioso che spesso capita fra le mani degli indecisi. Del voto di pancia. Del voto di protesta. Del voto fluttuante. Magari fossero Indignados, questi sono Indecisi. La stampa conservatrice mi ha dipinto come l`appestato del mio partito, l`uomo che gli stessi suoi compagni di strada non avevano piacere a frequentare, non in campagna elettorale. Hanno scritto che non ho venduto una macchina usata alla Spagna, ma una moto in avaria. Che mi sono circondato di ministri incompetenti, che ho fatto della Spagna una bolla e ora la bolla s`è sgonfiata. Fossi salito anch`io su un palco, anziché starmene defilato a badare alle ferite da tracollo finanziario, avrei urlato alla mia gente, ai miei compagni, di girare casa per casa, di parlare ai vicini, di guardarli negli occhi, dirgli che sì qualche errore lo abbiamo commesso, ma di ricordargli chi siamo, e che cosa abbiamo fatto. Da dove venivamo e dove abbiamo portato la signorina Espana, e di fare attenzione a questa destra, la più dura d`Europa, che ormai destra non si fa chiamare neanche più, meglio centro riformista, è così che dicono, centro riformista, mentre si alleano con il cattolicesimo di retroguardia. Comincia il cambiamento, questo hanno ripetuto, solo questo, ben sapendo che ogni indeciso è un voto in meno per noi. Noi che siamo stati indicati come modello, invidiati, studiati, copiati, stasera andiamo via. Laura, Alba, almeno voi, ricordatevi di quel che ho fatto per la Spagna, io che sono stato Jose Luis Zapatero.

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