lunedì 22 agosto 2011
Con questa bocca che berrà da ogni fontana che vedrà
Ha un berretto in una mano. Di quelli con la visiera. Lo tiene capovolto, così dentro ci mette le monete. Quando gliele danno. All'uscita dal supermercato è più facile passargli accanto e fingere di perdersi dietro un pensiero, o di cercare le chiavi della macchina in tasca. Lo straniero che tende il cappello ha la pelle butterata come Cassano. Però nera. Oggi s'è acceso quando un quarantenne ha posato il carrello, ha riempito il bagagliaio dell'auto dei sacchetti di plastica e gli ha portato pane con il prosciutto, perché quand'erano bambini ai quarantenni le mamme dicevano di non dare soldi ai mendicanti, va a finire che si comprano le sigarette oppure la troca, meglio comprargli direttamente qualcosa da mangiare. Lui, lo straniero, non lo può sapere. Avrà trent'anni. Forse meno. Afferra il panino e china il capo per ringraziare. Chiede Do you speak english? L'uomo dice Yes, e tutt'e due parlano di città da cui si deve andare via, e che si sta come d'autunno sugli alberi le foglie, like leaves on the trees during the autumn, you mean. Poi lo straniero chiede se l'uomo conosce qualcuno che possa dargli un lavoro, Mi informo si sente rispondere mentre dà un morso al panino, e dice che lui spera di sì, spera proprio di sì, perché parla l'inglese, e invece tanti di quelli che escono dal supermercato non lo capiscono, non gli rispondono mai, eppure un lavoro qua in Italia ce l'hanno lo stesso.
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2 commenti:
caro angelo, che bello che ci sei
che bel post stupendo!
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