Pablo Veron |
giovedì 30 giugno 2005
Il tango di Pablo
sabato 11 giugno 2005
E Maradona diventò Monza 500
Torna Diego, ed è tutto come sempre. L'uomo che riaccompagna Maradona a Napoli si chiama Mario Grissani, il comandante Alitalia che gli fa un sorriso poco prima delle scalette, consegnandolo all'estasi di chi lo riabbraccia dopo 14 anni, al delirio dei bambini e alla genuflessione dei potenti. «E' la sua generosità che abbiamo sempre amato. Neppure stavolta si è smentito, rimettendo piede qui per dare un'emozione a un amico», azzarda il sindaco Iervolino, già da qualche giorno certa della visita: voleva intitolargli lo stadio, deve fermarsi a una medaglia d'oro.
lunedì 6 giugno 2005
Stefano Desideri
Stefano ha gli occhi rossi e la voglia di sciogliersi dopo due giorni di paura e rabbia. «Andiamo un po' fuori, così fumo». Ha pianto a singhiozzi, come fanno solo i bambini e gli uomini veri. «Per la macchina di mio padre, a quelli lì, un ricettatore avrebbe dato 1.500 euro. Non uno spicciolo in più. Dico: si rischia d'ammazzare un uomo per 1.500 euro?». Accento toscano, abbronzato, la mascella e la basetta lunga. Quella che si dice una faccia pulita. L'unico figlio di Carlo Desideri, vent'anni, racconta l'angoscia e il furore che fin qui aveva dentro. Non era con suo padre giovedì, la sera dei colpi di pistola sparati ad altezza uomo per rubare la Bmw. Stava rientrando da Londra, dove da ottobre seguiva un corso di perfezionamento in lingua inglese.
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