lunedì 31 marzo 2008

Top Album Marzo

I migliori 15

Gutter Twins, "Saturnalia" [7digital] [myspace]
Stephen Malkmus, Real Emotional Trash [myspace]
Black Crowes, Warpaint [7digital] [myspace]
Devotchka, "A Mad And Faithful Telling" [7digital]
Elbow, "The Seldom Seen Kid" [7digital]
Raconteurs, Consoler Of The Lonely (7digital) (myspace)
The Black Keys, Attack And Release [myspace] [7digital]
Boy Kill Boy, Stars And The Sea [myspace] [web ]
Guillemots, "Red" (qui) [7digital]
Counting Crows, Saturday [myspace] [7digital]
Duffy, "Rockferry" [7digital] [myspace]
Karine Polwart, "This Earthly Spell" (listen)
Hercules And Love Affair, "Hercules..." [7digital] [myspace]
One Republic, "Dreaming Out Loud" (listen ) [7digital]
Panic At The Disco, Pretty Odd [myspace] [7digital]

venerdì 28 marzo 2008

La città dei semafori impazziti

Discesa Coroglio, Napoli
A piazza Municipio hanno spento il semaforo. Secondo i vigili creava più ingorghi. I cartelli a messaggio variabile di Capodimonte sono al buio, stessa scena all'ingresso della tangenziale di Agnano e in via Brin. Ma nella città dei 74 semafori spenti, ce n' è uno che non sa contenersi. Capo Posillipo, direzione Coroglio, il capolinea dei bus dell' Anm è qualche metro alle spalle. Il rosso e il verde, lì, spuntano uno sull'altro, accesi insieme, ultimo manifesto di un servizio che non riesce a funzionare. Clacson, colpo di freno, allora si va o si sta fermi? Il bivio è di non poco conto: lavori in corso, un restringimento di carreggiata, il semaforo posillipino deve regolare il transito. Dovrebbe.

giovedì 27 marzo 2008

Vite parallele

(affisso in Piazza Vittoria, Napoli)

mercoledì 26 marzo 2008

Cambiate Rovigo


Passi che il Pd candidi a Napoli la moglie di Bassolino.
Passi che candidi la segretaria del ministro Fioroni e il portavoce di Prodi.
Passi che candidi da capolista Follini, il più assenteista dei suoi senatori uscenti, e ci sarebbe da dire pure sull'aggettivo "suoi".
Passi tutto.
Ma questo qui.
Ha un curriculum da brividi.
Sa fare tutto.
Uno che mortifica tanto è buono e bravo.
E' anche spiritoso: guardate che vignetta ha messo sul suo sito.
Da ammazzarsi dal ridere.
Uno così nella sola città che l'Inquisizione spagnola non riuscì a piegare.
Uno così nella città in cui per chiedere il miracolo al santo patrono, le vecchiette lo insultano.
Ecco.
Uno così.
Ma perché?
Solo perché Napoli deve cambiare?

giovedì 13 marzo 2008

Mario e Marcelo

Marcelo mostra a Mario
i mesi di attesa che gli toccano
Mario, 64 anni, ferroviere in pensione. Mio zio. Controllava otto treni per notte. Si è rotto un legamento della spalla cadendo da una scala: puliva i vetri in casa di sua figlia, precaria e neo-mamma anche se non ha sposato Piersilvio. Per l'operazione Mario è rimasto un mese in lista di attesa, e poi per una settimana in corsia per non perdere il posto. La spalla gli fa male ancora. Hanno scoperto che il filo all'interno è troppo lungo. Devono operare di nuovo e tagliarlo. Un altro mese di attesa, ma gli hanno fatto capire che se fa una telefonata a Montemarano, i tempi si accorciano. Magari Montemarano fa il miracolo. Gli accorcia pure il filo.
Non è per avarizia: Mario ha una tariffa con cui paga solo lo scatto alla risposta. Non è neppure per moralismo, lui chiamerebbe. Ma è tra i tanti che quel numero di telefono non ce l'ha. In alternativa gli hanno detto che l'intervento si può fare privatamente. Settemila euro.
Marcelo, 30 anni, centravanti. Di cognome fa Zalayeta. Ha segnato 8 gol in un anno. Si è rotto un legamento del ginocchio scontrandosi con Mexes domenica pomeriggio. Lunedì l'hanno operato. Non perché abbia chiamato Montemarano. 
Ora, nel momento in cui i partiti diventano tutti più uguali, viene il sospetto che tra le persone invece esistano ancora diseguaglianze. Discriminazioni, ecco. Non per il colore della pelle, almeno non stavolta. Non tra italiani ed extracomunitari, almeno non stavolta. Il sospetto è che chi si rompe una spalla viene trattato peggio di chi si rompe un ginocchio. E questo non è bello.
Che poi se zio Mario aveva settemila euro da spendere, si teneva il filo lungo nella spalla e se ne andava due settimane a Parigi con mia zia. 

lunedì 3 marzo 2008

Ci dobbiamo sempre far riconoscere


Quando c'era il proporzionale, tutti volevano il bipolarismo.
Quando c'era il bipolarismo, tutti volevano il bipolarismo perfetto.
Quando avevamo trovato il bipolarismo perfetto, con soli due candidati premier nel 2006, c'è stato Mastella.
Quando c'è stato Mastella, tutti a volere la "semplificazione del quadro politico".
Ora che c'è la semplificazione del quadro politico, i candidati premier sono dieci e le liste sono 177.

I faccia a faccia in tv, uno contro l'altro, sarebbero in tutto 45. Un girone all'italiana di 9 giornate, anticipi e posticipi compresi si finirebbe a inizio giugno: servirebbero tutti i canali Sky, e ci perdiamo gli Europei.