mercoledì 22 dicembre 2010

Le anteultime / Quantum of Solace

Ovvero: I film visti quando li hanno già visti tutti

Esistono film che più di altri vanno visti dall’inizio. Altrimenti non si capiscono. Mi vengono in mente Neverland e Crash. Ma esistono anche film di cui è consigliabile perdersi le scene iniziali. A volte anche la prima mezz’ora. Per lo stesso motivo. Altrimenti non si capiscono. Tipo 007. L’ultimo. Che peraltro è scritto dallo sceneggiatore di Crash e diretto dal regista di Neverland. Proprio per quello, uno se ne sta bello concentrato dal minuto numero 1, e invece ti confondi le idee appresso a gente che scompare nel giro di un niente e che nella trama non serve a niente, fra inseguimenti a piedi, in auto, in motoscafo e in aereo. Manca solo il cavallo. Non c’è un cavallo, e tu lo sai.
Comunque. Quantum of Solace si può anche vedere dal minuto 30 in avanti. Ma pure dal 32. Ma pure dal 35. Vorrei dire che meno si vede, più si capisce. Ma non lo dico. La cosa imbarazzante è un’altra.
SPOILER  [se non volete sapere, non cliccate qui]

La cosa imbarazzante è che fanno morire Giancarlo Giannini. Dico io. Sei David di Donatello, sei Nastri d’argento, una Palma d’oro a Cannes, in Casino Royale con lui vi siete trovati bene, e al secondo episodio lo fate morire? Già sono pochi gli attori italiani che recitano in produzioni internazionali. Che ne so, il Favino delle Cronache di Narnia e di Spike Lee; il Bova di Tourist; quella infornata per la Passione di Gibson. Ma poi quando arriva 007, gli italiani sembrano addirittura di passaggio. Una volta tocca a Claudio Santamaria, una volta a Caterina Murino, mo’ persino a Giancarlo Giannini.
È un fatto che dovrebbe interessare pure il sindacato. Va bene scioperare contro i tagli di Bondi, ma pensate pure ai tagli di Bond. E che diavolo.

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