martedì 23 novembre 2010

In diretta dal risorgimento/2

"Le nostre ferrovie vanno come Dio vuole, e tutti lo sanno. Ormai le ferrovie di Napoli sono peggiori di quelle che sono costruite sulle coste d'Africa. La linea S. Severino va come una tartaruga. L'orario è attaccato al muro per una semplice forma. Guai a chi ci fa i conti sopra. Si arriva sempre qualche ora più tardi! Il servizio poi è pessimo. E notate che vennero aumentati i prezzi promettendosi mari e monti. Si dovevano illuminare meglio i vagoni, mettere le lastre ai terzi posti, ecc. Di tutto questo non se ne è fatto nulla. Si paga di più. Ecco tutte le novità. L'altra sera tra Casalnuovo e Napoli il treno uscì di rotaia, con pericolo gravissimo dei viaggiatori. Vi furono donne che ne ebbero una paura da morire. E così andiamo innanzi sui trampoli su tutta la linea".
(L'Italia, ripresa da La Stampa del 23 febbraio 1867)

2 commenti:

Loffenheim ha detto...

la cosa fondamentale che emerge da questo articolo è che nel 1867, se un treno deragliava, si spaventavano solo le donne.

ac ha detto...

Non ci sono più gli uomini di una volta. Io salto pure quando danno all'annuncio all'interfono