mercoledì 27 ottobre 2010

Il treno di panna

Sono ormai due giorni che nel dare conto della polemica fra Trenitalia-Fs e la nuova compagnia ferroviaria Ntv, i giornali evocano un confronto tra pubblico e privato. Dove il privato è Ntv (Montezemolo, Punzo, Della Valle) e il pubblico è..., il pubblico è..., ecco qual è il pubblico?
E' Trenitalia. Controllata al 100% dalle Ferrovie dello Stato, trasformate da ente pubblico economico in s.p.a. ma a totale partecipazione statale (il ministero dell'Economia). E però.
Pubblico per modo di dire. Perché io le ricordo bene le parole di un anno fa di Mauro Moretti, a.d. di Ferrovie, durante i giorni caldi delle proteste dei pendolari.

Intervista a la Stampa. Esemplare.
Il giornalista gli fa notare che esistono treni ad alta velocità e carri bestiame, e che al sud le Ferrovie mettono i carri bestiame. Moretti che fa? Non nega. Non dice: alt, non è vero. Non dice: ehi, ma come si permette. Moretti, che oggi si paparéa (*) della definizione di "marxista" (marxista?) risponde così.
Siamo un’azienda. Ci sono tratte che hanno mercato, e tratte che non ne hanno. È lo Stato che ci deve dire che servizio vuole e con che risorse coprire i costi. Altrimenti, facciamo il servizio che possiamo fare con gli investimenti che siamo in grado di fare, cercando di usare il materiale rotabile che abbiamo al meglio
Siamo un'azienda. Lo Stato deve dirci. Gli investimenti. Come se le perdite non le ripianasse lo Stato. Cioè noi.
E a un'altra domanda, Moretti replica:
Ma perché devo fare un treno dal Sud dove non sale nessuno?
Allora, giustamente, il giornalista sobbalza. Si chiede e domanda: scusi, ma voi non siete un servizio pubblico? Risposta:
Dovete darci la possibilità di fare impresa, non affogarci in una logica politica di servizi da garantire a prescindere da costi e ricavi.
Affogarci. Come quando in giro si dice - avete presente - i lacci e i lacciuoli. Questa risposta, per come la leggo io, significa: servizio pubblico non ne voglio fare. Del resto Fs-Trenitalia nega dopo le 21.40 un collegamento tra Roma e Napoli, un qualunque collegamento, non solo l'Alta velocità, ma anche un espresso, un Intercity, un regionale o un carro bestiami. Dopo le 21.40 stop. Come se di notte, poiché c'è poca gente che ne usufruisce, lo Stato staccasse acqua, luce e gas.
Dice: ma questo è il mercato. Bene. Siamo al punto. Allora se tu Moretti dici di non essere/non fare servizio pubblico, il pubblico non c'è. Se il pubblico non c'è, lo Stato non c'è. Se dici di essere sul mercato, allora che mercato sia.
Del resto sempre un anno fa, Moretti diceva:
Le ferrovie in Italia sono del tutto liberalizzate. Chiunque vuole può fare un business. C’è spazio per tutti.
Se lo incontrassi in uno scompartimento ferroviario, glielo direi. Ma lui viaggerà in aereo, e io prendo sempre il posto singolo.
Che mercato sia.
Datemi un Roma-Napoli dopo le 21.40

(*) Papariarsi: Lasciarsi annegare nel benessere, godersi qualcosa. Generalmente riferito a una cosa piacevole fatta o detta da qualcun altro verso il soggetto.

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