Berlusconi, e dopo viene lui. Il più votato del centrosinistra. «Lavoro enorme. Un segreto non esiste. Ho fatto campagna elettorale alla vecchia maniera: girando per le case». I cattivi dicono che erano case di cura. Emilio Montemarano mette piede per la prima volta in Consiglio comunale a 25 anni: su 7.457 schede c'è scritto il suo cognome. Lo stesso di papà Angelo, assessore regionale alla Sanità. Un boom, un trionfo, tutto fuorché una sorpresa. «Voti miei, raccolti tra gli studenti universitari, e altri ricevuti dagli amici di sempre». Tra i medici. Il ciclone è passato soprattutto lì. «Ma da soli i medici non garantiscono tutte queste preferenze».