lunedì 25 febbraio 2013

Heartland

Dio salvi la regina, e speriamo che David Beckham non sbagli questo calcio di rigore. Estate del 2002, campionati mondiali di calcio in Giappone, l' Inghilterra sta sfidando l' Argentina. Già basterebbe perché non sia soltanto una partita di calcio, con tutta l'evocazione delle Falkland. Ma in Heartland, questa è una partita che diventa qualcosa in più. Cartwright ne fa il filtro attraverso cui guardare un pezzo di Paese - le West Midlands - unito dagli scarpini del suo campione e dalla consapevolezza di un declino, metaforicamente ritratto nella crisi dell' immaginaria città di Cinderheath. Dove una volta dominava l' industria e invece ora vogliono costruirci una moschea. Una città, scrivono i tabloid, sul punto di bruciare d' odio, mentre il British National Party prova a vincere le elezioni e il progetto neolaburista ripiega mestamente. Nel cuore dei perfetti ingranaggi di questo romanzo corale sta Rob Catesby, ex calciatore. A lui toccherà tornare in campo per un' ultima partita con cui si decide il torneo locale: contro la squadra della comunità musulmana. Un romanzo che, alla sua uscita in Inghilterra, fu paragonato a Underworld di DeLillo. Non senza ragioni.
(Repubblica, 24 febbraio 2013)

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