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La blogger cubana Yoani Sànchez scrive per Internazionale una riflessione sulla parola "insegnante"
Per tanto tempo la parola insegnante mi ha fatto venire in mente la parola rispetto [...] Adesso a Cuba scatena altre associazioni [...] A causa dell'aumento delle diserzioni dei professori e del calo degli iscritti alla facoltà di pedagogia, il deficit di insegnanti ha mandato in crisi quasi tutti i livelli di istruzione [...] La ragione è che a Cuba quasi nessuno vive del suo stipendio. Gli insegnanti non hanno nessuna possibilità di guadagnare soldi in nero. Per questo molti si danno per vinti e cercano di riciclarsi in settori più retribuiti: lavorano nel turismo o rimangono a casa in attesa di un aumento di stipendio. Adesso quando sento la parola insegnante provo compassione: per quelli che lo sono, per i loro alunni e per il futuro del paese
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