mercoledì 5 novembre 2008

Tirando Obama per la giacca


Tra i mille ottimi motivi che ci sarebbero per festeggiare la vittoria di Barack Obama, il Vaticano festeggia perché ha vinto un credente. La Russa festeggia perché Mc Cain ha riconosciuto la vittoria di Obama. La Cgil festeggia perché ha vinto un uomo che dà dignità al lavoro. Enrico Letta festeggia perché ha vinto un quarantenne. Realacci festeggia perché la sfida ambientale ha un nuovo protagonista. Beppe Grillo festeggia perché ha vinto un politico finanziato dalla rete. Emma Marcegaglia festeggia perché si possono riavviare gli investimenti. 
Mancano ancora i messaggi di felicitazione di Fassino perché ha vinto uno magro e di Colaninno perché ha vinto uno che prende l'aereo.

10 commenti:

Athaualpa ha detto...

io perché ha vinto un sogno

Stella ha detto...

complimenti ottantabarracento è veramnte un bel post!
bellissimo davvero.

gb ha detto...

"siamo solo noi" riassume benissimo il tutto

Anonimo ha detto...

ah, ce l'ha duro?

Anonimo ha detto...

ecco, uno di quei post che avrei voluto scrivere io.

elena petulia ha detto...

Chapeau!
IO festeggio perché oddio stavo scrivendo una cosa che poi sembrava volgarissima, senza volerlo essere. Mi ritiro nel mio angolino.

Anonimo ha detto...

@ gelato
Ho capito: vendi materassi

@ stelllare
Mi inchino. E tu perché festeggi?

@ gb
Perché siamo veramente solo noi

@ ossimorosa
E' una voce che gira con insistenza. La questura in verità dice che è solo al 50 per cento, e la Chiesa non si pronuncia

@ leoblog
Arrossisco

@ petulia
Volgarissima, tu, non ci riesci

Stella ha detto...

IO FESTEGGIO PERCHè è UN GRAN BEL FIGO!ED é STATO TRA I MIEI personaggi più desiderati nei miei sogni erotici degli ultimi tempi....


AHAHAHAHAHAHHAHAHA!
(nessuno lo ha ancora detto)

Stella ha detto...

E...giuro! che mi impegnerò una volta per tutte a studiare inglese e non bigiare più il british council di via Manzoni!!!!

Anonimo ha detto...

IO festeggio perchè, se vinceva McCain, stavamo tutti a parlar di patatine... ma non di quelle, di quelle che non tirano anzi, si ammosciano appena fuori dal fast-food. (Sto diventando scurrile)